Volontariato e Chiesa

7 ottobre, Misericordie in preghiera per la pace

Le Misericordie d'Italia proporranno a tutti i volontari la partecipazione al gesto di preghiera, il World Rosary Day, che la Chiesa cattolica ha convocato in vista dell'Anno santo del prossimo anno. Intenzione del Rosario mondiale di lunedì prossimo: la pace

di Giampaolo Cerri

Ivolontari della più antica associazione del Paese, le Misericordie d’Italia, parteciperanno al WRD – World Rosary Day che la Chiesa cattolica celebrerà in tutto il mondo lunedì 7 ottobre, alle ore 19,00, secondo i diversi fusi orari. Si tratta di un momento di preghiera proposto dallo stesso Papa Francesco in vista dell’Anno santo e che quest’anno avrà la pace come tema conduttore.

«Si tratta di un evento da svolgersi in simultanea ovunque», spiegano in una nota la Confederazione, «costituito da una sorta di “Rosario in movimento”: per esempio un piccolo pellegrinaggio che – recitando il Rosario quale preghiera mariana più tradizionale – parta dalla sede della propria Misericordia e arrivi nella Chiesa parrocchiale. L’iniziativa così assume simbolicamente il significato anche di una prima occasione di preparazione del Giubileo».

«Al contempo», spiega la nota, «potrebbe diventare anche un’ottima opportunità per rinvigorire un costruttivo rapporto con tutto il mondo delle Confraternite che spesso “abitano” il tessuto ecclesiale delle nostre Comunità».  

La stessa Confederazione celebrerà il World Rosary Day a Firenze, assieme all’Associazione Misericordie fiorentine, organizzando una processione che partirà da piazza Duomo e arriverà alla Basilica della Santissima Annunziata; l’Associazione Misericordie fiorentine curerà anche gli aspetti organizzativi e logistici; pertanto le Confraternite locali possono fare riferimento direttamente al Coordinamento fiorentino.

Domenico Giani, presidente Misericordie d’Italia

«Ma l’auspicio», continua il comunicato stampa, «è che davvero ovunque in Italia avvengano iniziative del genere, all’orario convenuto, ad opera di ogni singola Confraternita, e che i rispettivi coordinatori zonali e i presidenti regionali se ne facciano artefici nelle proprie realtà».

«È una di quelle preziose occasioni in cui ricordarci che nel nostro stemma è inclusa una croce, simbolo essa stessa d’una precisa identità spirituale di tipo cristiano cattolico», sottolinea Domenico Giani, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, «in grado di alimentare nuovi e più proficui contatti tra le sedi delle nostre confraternite e le loro comunità territoriali di riferimento, magari per il tramite proprio delle p-arrocchie…».

Il “correttore” Agostinelli:
«Pregare il Rosario, rito di carità»

Sull’iniziativa interviene anche l’assistente spirituale delle Misericordie d’Italia, il «correttore» come recitavano gli antichi statuti. Si tratta di monsignor Franco Agostinelli, vescovo emerito di Prato. «Un antico adagio recita “ad Jesum per Mariam”» ricorda monsignor Agostinelli, «dunque noi possiamo arrivare a Gesù tramite la Madonna. Lei è la strada per una destinazione, quella di Gesù, che ci cambia la vita. Quindi pregare il Rosario per la Pace richiama un rito di Carità, ossia di Amore: significa dire “ti voglio bene” a Maria e chiedere la sua intercessione presso il Signore affinché ci aiuti a perseguire la Pace, la cessazione di tutte le guerre».

Nella foto di apertura, di Vatican Media/LaPresse, Papa Francesco prega il Rosario a S.Maria Maggiore, Roma. 

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