Politica

7 italiani su 10 vorrebbero che l’Italia aderisse al Trattato Onu contro le armi nucleari

Il 72% vorrebbe che le banche non investissero in armi nucleari e il 60% non vuole le testate nucleari USA in territorio italiano. Il nuovo sondaggio di ICAN nei quattro Paesi che ospitano armi nucleari USA conferma la scelta degli italiani per il disarmo

di Redazione

Il 70% degli italiani vorrebbe che l’Italia aderisse al Trattato dell’ONU contro le armi nucleari, quello per cui la Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari (ICAN) vinse l’anno scorso il Premio Nobel per la Pace. Il 60% chiede che le testate statunitensi vengano rimosse dal nostro territorio (attualmente sono presenti nelle basi di Ghedi ed Aviano) e per il 66% degli italiani i cacciabombardieri F-35 in corso di acquisizione non dovrebbero poter sganciare le (nuove) bombe nucleari USA.

Sono gli esiti delle nuove indagini demoscopiche commissionate dalla Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari (ICAN) con i suoi partner europei (per l’Italia la Rete Italiana per il Disarmo e Senzatomica): è evidente lo schiacciante e continuato rifiuto delle armi nucleari da parte degli italiani. E ancora: per il 72% degli intervistati dovrebbe essere impedito alle istituzioni finanziarie italiane e alle banche qualsiasi investimento in società coinvolte nella produzione delle armi nucleari. L’orientamento per una chiara scelta di disarmo nucleare è comune e trasversale a tutte le appartenenze politiche: il rifiuto delle bombe nucleari statunitensi è robusto nell’elettorato del Movimento 5 Stelle (71%) e dei partiti di sinistra (dal 71% di Liberi e Uguali all’80% degli altri) ma ben presente anche per i sostenitori di Partito Democratico (58%), Forza Italia (58%) e Lega con Salvini (56%). Ancora più netta la situazione per quanto riguarda l’adesione al Trattato TPNW: se per gli elettori di sinistra la scelta è indiscutibile (dall’88% al 95%) risulta molto forte il sostegno per quelli di Movimento 5 Stelle (76%), Partito Democratico (78%) e Fratelli d’Italia (70%), con un risultato comunque chiaro anche fra gli elettori di Lega con Salvini (64%) e Forza Italia (60%). Da notare come gli F-35 non dovrebbero avere capacità nucleare per gli elettori di entrambi i partiti attualmente al Governo (il 75% per il M5S e il 60% nel caso della Lega).

Il nuovo sondaggio è stato realizzato contemporaneamente nei quattro Paesi dell'UE che ospitano armi nucleari statunitensi: Belgio, Paesi Bassi, Germania e Italia. In ciascuno di questi Paesi le persone intervistatesi sono dette per la maggior parte favorevoli alla rimozione delle testate nucleari dal proprio territorio, con un accordo molto alto (dal 62% al 70%) rispetto alla sottoscrizione da parte del proprio Stato del Trattato TPNW che le vieta completamente.

In Italia i partner del sondaggio sono stati Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo, che dal momento dell’approvazione del Trattato ONU contro le armi nucleari (luglio 2017) hanno promosso e continuano a rilanciare la mobilitazione “Italia, ripensaci”, con l’obiettivo della firma del Trattato anche da parte del Governo italiano.

Photo by Maria Oswalt on Unsplash

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.