Famiglia

500 mila colf da regolarizzare. la Lega dice no

"Mezzo milione di colf da regolarizzare sono troppe", dicono i leghisti, mentre la Bossi-Fini sta arrivando al Senato

di Ettore Colombo

La Lega mette ancora una volta le mani avanti sulle sanatorie generalizzate per gli extracomunitari. Alla vigilia dell’esame al Senato (in seconda lettura) della fatidica legge sull’immigrazione, il partito di Umberto Bossi fa sapere che non intende avallare una regolarizzazione di massa per le cosiddette badanti. Insomma, visto che alcune indagini statistiche (in particolare quella diffusa ieri dall’Eurispes) parlano di centinaia di migliaia di collaboratrici familiari non comunitarie che attualmente lavora in nero, il Carroccio avverte gli alleati: prima di dare il permesso di soggiorno a tutte bisognerà riflettere. ”Mezzo milione di colf e badanti clandestine che potrebbero essere regolarizzate – dichiara il capogruppo del Carroccio al Senato Francesco Moro – sarebbero indubbiamente troppe. Non potremmo accettarlo. La prima cosa, allora, è accertare l’attendibilità delle cifre”. Moro sottolinea che si tratta di capire quanto il dato demoscopico circolato nelle ultime ore sia attendibile. E in qualche misura avanza comunque dubbi in proposito: ”Mi lascia abbastanza sorpreso il fatto che si possa indicare con esattezza una cifra. – ammette infatti – Mi chiedo su quali elementi sia fondato il dato. E osservo che se si sa quante e chi sono le persone al momento irregolari, per me intanto bisognerebbe andare a prenderle…”. A sgombrare il campo dagli equivoci ci pensa il sottosegretario all’Interno, secondo cui sono ”senza fondamento” le stime relative a 500.000 possibili regolarizzazioni di colf e ‘badanti’ per effetto della nuova legge sull’immigrazione. Alfredo Mantovano riporta tutti alla realtà. E ricorda un’altra stima di massima effettuata dall’Inps, che fa registrare un limite massimo di 70-100.000 unità. “Per questo motivo – spiega – tutti i timori sulle regolarizzazioni sono assolutamente infondati”. Comunque sia, appare chiaro che se fosse diversamente la Lega potrebbe ripensare il suo atteggiamento parlamentare sulla normativa. Potrebbe insomma, se venisse confermato che potenzialmente ci sono 500mila colf da regolarizzare, ridiscutere l’accordo che proprio durante la prima lettura della legge al Senato stipulò con gli alleati, e soprattutto con il Biancofiore. Allora infatti accettò di derogare alla generale severità nei confronti di tutti gli immigrati clandestini (per i quali è prevista l’espulsione sistematica dal nostro Paese una volta fermati) solo nel caso delle cosiddette badanti. Convenne infatti, a malincuore, sul fatto che bisognava consentire la permanenza nel nostro Paese a quelle collaboratrici (e collaboratori) familiari che non solo svolgono le faccende domestiche in famiglie dove entrambi i genitori lavorano fuori casa, ma che si occupano in prima persona dei tanti anziani e malati che necessitano di un’assistenza paramedica permanente. Ora però il Carroccio si spaventa per dei conteggi che generano inquietudini. Conteggi forse un po’ approssimativi e sensazionalistici, ma che spingono Bossi e compagni a segnalare il loro disagio. Moro oggi ha ribadito che la Lega non vuole assolutamente rallentare l’iter di quel passaggio a Palazzo Madama che dovrà finalmente ratificare il provvedimento sull’immigrazione. Ma ha anche fatto capire che prima di dare il via libera finale si dovranno fare bene alcuni conteggi. Il resto della Casa delle libertà è dunque avvertito.


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