Economia

50 miliardi di dollari per i paesi poveri

Si chiude con un accordo il vertice di Londra. Gordon Brown: «Nasce un nuovo ordine mondiale». Il gidizio positivo di Oxfam

di Redazione

“L’accordo rappresenta un passo significativo per la ripresa”. Così il premier inglese Gordon Brown a cui è toccato illustrare il contenuto dell’accordo finale del vertice del G20. “Non ci sono rimedi veloci, ma possiamo ridurre la recessione e salvare posti di lavoro e impedire che si ripeta una crisi del genere”. “Abbiamo raggiunto un nuovo consenso per affrontare la crisi globale insieme”. “Faremo quello che e’ necessario per la crescita e il lavoro”, dice Brown, annunciando che entro il 2010 saranno cinquemila i miliardi di dollari destinati dalla comunita’ internazionale a fronteggiare la crisi. “Il vecchio consenso della conferenza di Washington e’ superato -sottolinea ancora il premier riferendosi al vertice del novembre scorso- oggi c’e’ un nuovo consenso…Abbiamo approvato i pacchetti di stimolo piu’ grandi della storia, un’espansione fiscale senza precedenti”.

Tra le misure previste, un aumento notevole delle risorse destinate al Fondo monetario internazionale e la pubblicazione della lista dei paradisi fiscali, nei giorni scorsi chiesta a gran voce dalla ong Oxfam.

Nell’illustrare le conclusioni del G20, il premier britannico Gordon Brown ha confermato lo stimolo fiscale fino a 5.000 miliardi di dollari entro la fine del 2010 a sostegno della ripresa dell’economia mondiale. I leader del G20 hanno trovato anche l’accordo per mettere a disposizione del Fondo Monetario Internazionale altri 500 miliardi di dollari. L’Fmi, che così vede triplicarsi i suoi fondi, potrà contare inoltre su altri 250 miliardi in Diritti Speciali di Prelievo. Non solo: saranno utilizzati altri 250 miliardi di dollari per sostenere il commercio internazionale. I paesi poveri riceveranno 50 miliardi di dollari di aiuti.

I leader del G20 si sono accordati per ‘mettere fine ai paradisi fiscali’: lo ha annunciato il premier britannico Gordon Brown. Brown ha precisando che ci saranno sanzioni contro quei paesi che non forniscono le informazioni richieste. Verranno inoltre date nuove regole alle agenzie di rating mentre gli hedge fund saranno registrati. Verranno create nuove regole per stipendi e bonus e livello globale, affinchè non sia più possibile “premiare il fallimento”. Le banche saranno ripulite dagli asset tossici.

 

Una prima valutazione da Oxfam: «Una boccata d’ossigeno per i paesi poveri»

«Questo vertice del G20 concede una boccata d’ossigeno vitale ai paesi poveri che lottano per sopravvivere di fronte alla crisi economica. Ma c’è bisogno di molto di più per assicurare la ripresa  nel lungo periodo», dichiara Duncan Green, portavoce di Oxfam.  «Accogliamo con favore i 1.100 miliardi di dollari (815,7 miliardi di euro) stanziati per la ripresa dell’economia globale. Ma dobbiamo assicurare che i paesi poveri ricevano la loro parte e beneficino effettivamente di queste risorse», continua Green. «Siamo profondamente preoccupati della centralità che il Fondo Monetario Internazionale ha assunto in questa crisi. Al FMI è stato dato un assegno in bianco, ma la sua riforma è ancora solo una promessa».
 
«Speriamo che il vecchio mondo, nel quale  i paesi in via di sviluppo erano invitati al G8 solo per la foto di gruppo, sia passato alla storia», osserva Farida Bena di Oxfam International e Ucodep. «Chiediamo che i paesi in via di sviluppo abbiano un ruolo rilevante anche nel prossimo G8 de La  Maddalena, e che possano decidere insieme agli altri leader del G8 del loro destino», conclude Bena.

 

 


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