Politica

50% degli incentivi alle piccole e medie imprese

Il ddl per la riopresa che verrà disccuso domani

di Redazione

Il 50% delle risorse destinate agli incentivi sarà dedicato alle Pmi. Scenderanno dalle attuali 100 a circa 70 le leggi che li riguardano, con un taglio di un terzo del totale. Sono le principali novità, a quanto apprende l’Adnkronos, contenute nel ddl incentivi che sarà domani all’esame del Cdm, dopo che nei giorni scorsi il premier aveva annunciato un piano per la crescita

Prevista anche una semplificazione delle categorie di incentivo. Saranno tre: quelli automatici (credito di imposta), quelli con bando e quelli negoziali, che saranno rivolti alle grandi imprese. Saranno semplificate anche le procedure per l’erogazione, con minori adempimenti per le imprese che chiedono l’accesso agli incentivi.

Nel provvedimento sono previsti, tra i vari strumenti indicati, meccanismi automatici di agevolazione, con l’utilizzo buoni o voucher per consentire alle Pmi l’accesso diretto agli incentivi. Quanto alle risorse, a partire dal 2012 saranno destinate al fondo unico incentivi quelle attualmente finalizzate al superamento degli squilibri economici e sociali, che sono assegnate dal Cipe: per l’85% andranno al Mezzorgiorno, per il restante 15% al centro-nord-

Nel ddl e’ prevista anche una diversa modalita’ per la deduzione dell’Irap dalle imposte dei redditi, che sara’ differenziata tenendo conto del costo del lavoro. L’obiettivo e’ quello di rimodulare la deduzione attraverso una delega al Governo, che possa avere anche effetto retroattivo, tenendo conto del costo del personale che ha concorso alla formazione della base imponibile. L’esecutivo si prepara cosi’ a modificare la procedura di deduzione fiscale, per non rischiare la bocciatura da parte della Corte costituzionale (l’udienza e’ attesa a fine mese). La deducibilita’ (oggi al 10%), che restera’ certamente in misura forfettaria per non complicare le modalita’ di calcolo dei contribuenti, si spiega nel provvedimento, sara’ rimodulata considerando la ”diversa incidenza che i fattori produttivi, capitale e lavoro, hanno sulla determinazione della base imponibile Irap dei diversi soggetti”. Sara’ quindi tenuto conto, si precisa nello schema, ”il tipo di attivita’, il settore produttivo e la dislocazione territoriale”. L’operazione sara’ comunque a saldo zero per le finanze pubbliche.

A quanto apprende l’Adnkronos, all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di domani ci sarà anche un ddl concorrenza : il provvedimento conterra’ anche norme che riguardano la rete dei carburanti e alcuni provvedimenti nel settore delle assicurazioni.


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