Non profit

5 x MILLE. Sposetti: Un grande segnale al terzo settore

L'esponente del Pd, membro dell'Intergruppo per la sussidiarietà, in un'intervista spiega il senso del ddl depositato ieri

di Redazione

«Il cinque per mille non sarà più annuale e in balìa delle modifiche improvvisate dai vari governi che si succedono. Ponendo dunque una norma di questo tipo nella nostra legislazione lanciamo un chiarissimo segnale di sostegno nei confronti del terzo settore, delle associazioni non profit e del mondo del volontariato». Lo ha detto in un’intervista a IlSussidiario.net Ugo Sposetti, membro dell’Interguppo per la Sussidiarietà.

«Dando stabilità a questa iniziativa, sarà più semplice evitare che ne beneficino anche “approfittatori”, come avvenne nelle passate edizioni. Abbiamo infatti previsto una vera e propria griglia di ammissione per gli enti che intendano candidarsi e presentarsi come beneficiari. Basti pensare che gli scorsi anni fra i candidati si annoveravano anche associazioni di golf o di filatelia. Non è proprio questo ciò a cui pensavamo quando ideammo questa iniziativa. Episodi come quelli che ho citato non fanno altro che minare il credito di cui finora gode da parte dei cittadini questa pratica».   

Sul ruolo avuto dall’Interguppo, Sposetti ha aggiunto questo: «Ha avuto ll ruolo del dialogo in ogni senso, sia all’interno del dibattito parlamentare sia nel rapporto con le realtà del non profit. È stato l’intergruppo a promuovere un numero elevatissimo di incontri con decine e decine di enti e realtà locali e nazionali per mettere a punto una normativa di questo tipo. Si è trattato di un lavoro che ha coinvolto anche numerose fondazioni e il Forum del Terzo Settore. La stesura di un testo condiviso da tutti i soggetti che operano in questo mondo e dagli attori politici è stata possibile grazie a un dialogo di pieno successo. Un virtuoso esempio di come la maggioranza dovrebbe dialogare con l’opposizione e viceversa».

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