Non profit
5 per mille: tutte le classifiche in edicola
Quali sono state le scelte dei 16 milioni di contribuenti che hanno aderito alla nuova misura fiscale del 5xmille? E come spiegare una tale marea? Le risposte su VITA Magazine in edicola
di Redazione
Difficile attendersi un successo di questa portata, già al primo anno di sperimentazione. E invece il 5 per mille, la misura di sussidiarietà fiscale ideata da Tremonti per sostenere onlus, enti di ricerca scientifica e sanitaria e Comuni, ha fatto registrare tassi di adesione straordinari. Il 60% dei contribuenti, pari a 16 milioni di italiani, nel 2006 ha infatti indicato nella propria dichiarazione dei redditi la destinazione del cinque per mille. Una vera marea, come recita il titolo di copertina del numero di Vita non profit magazine in edicola.
Ferruccio De Bortoli, direttore del Sole24 Ore, intervistato dal settimanale del non profit arriva a sostenere che «ormai il 5 per mille è entrato nelle corde degli italiani al pari dell’8 per mille». «Sono dati straordinari, che hanno dell’incredibile», gli fa eco il presidente dell’Agenzia delle Onlus Stefano Zamagni. Per il direttore del Censis Giuseppe De Rita, che equipara le scelte a voti, i fattori si successo sono stati almeno tre: «Il tam tam collettivo, il senso di appartenenza trasmesso dalle grandi associazioni e la paura del tumore». Nella classifica generale l’associazione che ha raccolto più firme infatti è proprio l’Airc (Associazione italiana ricerca sul cancro) con 931.694 preferenze. Seguono l’Unicef (235.311) e le Acli (228.829).
Oltre alla classifica generale VITA offre ai suoli lettori anche alcune interessanti graduatorie ripartite per settore. Sul versante del volontariato l’associazione più votata è stata l’Anpas (203.826 preferenze), fra le associazioni di promozione sociale vicono le Acli (228.829) e a sorpresa crolla l’Arci (appena 3.729 preferenze) , mentre fra i comuni svetta Modena (10.113) e affonda Napoli (6.600).
In edicola con VITA Magazine, e online per i soli abbonati
Che numeri, il cinque per mille Ora via il tetto. E poi un condono mirato Queste sono firme, ma sono anche votiLe erogazioni dirette restano il sistema più efficace. Ma ci sono cinque condizioni da rispettare: eccole Ci vuole più equilibrio tra piccoli e grandi In quattro sopra quota centomila E molto altro: leggi il sommario completo di VITA Magazine, in edicola! |
VITA Magazine in edicola: La marea del 5 per mille I numeri, le tabelle, le classifiche |
Petizione: 5 per mille, alziamo il tetto!
VITA sostiene la campagna per innalzare il “tetto” di 250 milioni Partecipa anche tu alla campagna, e invia la petizione! |
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it