Non profit
5 per mille: sei italiani su 10 non sanno che è gratuito
Un'indagine di Astra Ricerche per Lega del Filo d'Oro rivela la scarsa conoscenza del 5 per mille da parte degli italiani, che spiega perché ancora oggi solo sei contribuenti su 10 firmano. Chi sceglie di destinare il 5 per mille alle Lega del Filo d’Oro farà la differenza per tante persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali
di Redazione
Praticamente tutti gli italiani conoscono il 5 per mille, ma solo quattro su dieci sanno che è gratuito. Questa debole conoscenza qualitativa sulla gratuità del 5 per mille e sul fatto che non destinandolo non ci si guadagna nulla in termini di minori tasse da versare, è certamente un freno alla firma. A rivelarlo è una recente indagine condotta da Astra Ricerche per la Lega del Filo d’Oro: se da un lato solo due italiani su cento non hanno mai sentito parlare del 5 per mille, all’atto pratico solo sei su dieci sono certi di averlo destinato nell’ultima dichiarazione dei redditi e appena quattro su dieci sono consapevoli della sua gratuità. Dai dati è inoltre emerso che il 15% degli italiani non destina il 5 per mille perché pensa erroneamente che ci siano costi aggiuntivi o una tassazione maggiore a proprio carico, il 16% perché non ha avuto modo di individuare il beneficiario (cosa francamente impensabile, con tutti gli iscritti che ci sono, se solo si avesse la certa consapevolezza della gratuità dello strumento) e il 17% dichiara di non devolverlo perché non sa come fare.
Tutti dati che confermano la ancora scarsa informazione sul 5 per mille come strumento, a dispetto delle campagne che in questo periodo spopolano in tv, sui social, per le strade, sugli autobus, sulla carta. Manca – evidentemente – quella campagna collettiva istituzionale sul 5 per mille come strumento di sussidiarietà orizzontale e come opportunità per il contribuente di decidere cosa fare con una piccola parte delle proprie tasse.
Quest’anno così la comunicazione della Lega del Filo d’Oro riparte dai fondamentali: il 5 per mille è una quota dell’imposta Irpef che ogni cittadino può scegliere di destinare a un ente che svolge attività di interesse sociale. Non comporta oneri aggiuntivi, dato che il contribuente che compila la dichiarazione dei redditi è in ogni caso tenuto a pagarla. Se non si sceglie a chi devolvere il 5 per mille, esso verrà comunque trattenuto dallo Stato. Chi sceglie di destinare il 5 per mille alle Lega del Filo d’Oro, inserendo il codice fiscale 80003150424 nella dichiarazione dei redditi e la propria firma, farà la differenza per tante persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e per le loro famiglie.
Il 5 per mille alla Lega del Filo d’Oro sosterrà la crescita della Fondazione, con l’apertura di nuove Sedi e Servizi Territoriali in tutta Italia per essere sempre più vicini a chi non vede e non sente e alle loro famiglie. Garantirà percorsi educativo-riabilitativi personalizzati a un numero maggiore di bambini, ragazzi e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali, dando loro l’opportunità di uscire dall’isolamento. Il 5 per mille consentirà di investire sempre più in formazione e ricerca e accompagnerà l’avvio dell’operatività del secondo lotto del Centro Nazionale di Osimo, un polo di alta specializzazione per la diagnosi e l’avvio dei percorsi personalizzati ma anche per dare una risposta concreta alle domande di tanti genitori sul “dopo di noi”.
Per chi non vede e non sente comunicare con gli altri è difficile: per riuscire a superare la barriera fatta di incomunicabilità ed isolamento imposta dalla loro condizione e raggiungere la maggiore autonomia possibile servono percorsi personalizzati che durino tutta la vita. Dal 1964 la Fondazione Lega del Filo d’Oro è il punto di riferimento nazionale per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e le loro famiglie: è un “filo d’oro” che si snoda in tutta Italia attraverso le Sedi e i Servizi Territoriali attraverso cui le chi non vede e non sente riceve risposte sempre più adeguate ai propri bisogni.
«Il 5 per mille è un sostegno molto importante e completamente gratuito e se non si sceglie a chi devolverlo, verrà comunque trattenuto dallo Stato. Consente alla Lega del Filo d’Oro, oggi presente in 10 regioni italiane, di continuare a crescere nei territori per aiutare un numero maggiore di persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale e le loro famiglie», dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro. «È anche grazie ai proventi di questo supporto fondamentale se nel 2022 abbiamo potuto realizzare un grande sogno, ovvero terminare la costruzione del secondo lotto del Centro Nazionale di Osimo. Oggi ne abbiamo ancora più bisogno per renderlo operativo e pieno di vita, mantenendo l’alto standard qualitativo che ha sempre contraddistinto il nostro modo di intervenire».
La Fondazione sta attualmente lavorando in Abruzzo per il recupero della casa dove ha vissuto la sua fondatrice Sabina Santilli: qui nascerà un Centro Studi e una Sede Territoriale. Anche in Lazio si sta lavorando per la realizzazione di un Centro Socio Sanitario Residenziale e Diurno. Il Centro Nazionale di Osimo, recentemente inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica, porta invece da 56 a 80 i posti residenziali per accogliere in una “casa per la vita” le persone .
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