Non profit

5 per mille scippato, forse non sapremo mai nulla

A quattro mesi dalla petizione per sapere che fine abbiano fatto 80 milioni sottratti ai destinatari, il governo continua a tacere. Anzi: dall'Economia potrebbe non arrivare mai una risposta

di Gabriella Meroni

Continua il silenzio del governo sul 5 per mille 2010. Nonostante le ripetute sollecitazioni, e una petizione promossa da Vita che da maggio chiede che fine abbiano fatto 80 milioni sottratti all'edizione 2010 del 5 per mille, il ministero dell'Economia non ha ancora risposto alla domanda su che fine abbiano fatto quei fondi, indebitamente sottratti alle associazioni non profit cui gli italiani li avevano destinati.

Ancora oggi, 17 settembre 2012, il ministero continua a trincerarsi in un imbarazzato silenzio, condito questa volta da un elemento in più: l'incertezza di ottenere una qualsivoglia risposta. "Abbiamo inoltrato la richiesta agli uffici competenti", hanno risposto dall'ufficio del portavoce del ministro Grilli, Filippo Pepe, "ma no è detto che rispondano. Non a tutte le nostre richieste viene data una risposta".

Già, peccato che ad aspettare questa risposta siano ben 16 milioni di italiani, cioè tutti quelli che hanno firmato per destinare una parte delle loro imposte al non profit. Nel 2010 infatti si raggiunse un record di raccolta (463 milioni di euro) di cui solo 383 arriveranno nelle casse dei beneficiari. Gli altri 80 milioni semplicemente non saranno distribuiti, un po' perché la copertura di quell'anno ammontava a soli 400 milioni, e un po' per tagli non meglio identificati. Proprio quelli di cui il non profit chiede inutilmente conto al governo ormai da quasi quattro mesi.

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