Non profit
5 per mille: Padoa-Schioppa ne parla alla Camera
È la prima volta che il ministro dell'Economia si esprime personalmente sul tema
Sarà stato il nostro allarme di ieri, cui sono seguiti anche comunicati di senatori e l’interesse di altri organi di informazione (La Stampa oggi dedica al 5 per mille una pagina intera, con richiamo in prima pagina), sta di fatto che in serata il ministro Padoa-Schioppa, intervenendo alla Camera sulla Finanziaria, ha auspicato per la prima volta che si riesca a rendere permanente il 5 per mille. Ma ecco le parole del ministro:
«Tra queste (le novità della manovra, ndr) avrei voluto vi fosse anche una estensione al 2010 delle risorse necessarie per finanziarie il 5 per mille. Il testo del disegno di legge finanziaria approvato dal Consiglio dei Ministri prevedeva l?aumento da 250 a 400 milioni dello stanziamento per l?anno 2008, adeguando sostanzialmente l?importo a quello gia` previsto per l?anno 2007 dopo che tali risorse erano state azzerate dal Governo precedente. Con uno sforzo finanziario rilevante, un emendamento del Governo presentato in Commissione bilancio del Senato stanziava 100 milioni di euro per il 2009. Ritengo sia necessaria una riflessione finalizzata a verificare se vi siano interventi a cui si puo` rinunciare per finanziare anche il 2010 e dare stabilita` alle risorse per il 5 per mille».
Una presa di posizione importante, dal più alto livello istituzionale in materia finanziaria, da cui speriamo possa scaturire un ripensamento del governo e quindi una modifica in zona Cesarini alla Finanziaria. Resta da osservare che Padoa-Schioppa non ha fatto riferimento al tettuccio, ossia non ha osservato che 100 milioni di copertura sono comunque largamente insufficienti. Vedremo che cosa accadrà nelle prossime ore.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.