Non profit

5 per mille, ora i soldi sono qui ma non so come darli

Paradossi/ Parla Nereo Zamaro, direttore alla Solidarietà sociale. Il suo ufficio deve erogare i fondi del 2006 a quasi 22mila associazioni, senza assumere nuovo personale

di Gabriella Meroni

Forse stava meglio all?Istat dove, da dirigente, si occupava di ricerche sociali. Invece Nereo Zamaro oggi è a capo della Direzione generale per il volontariato, l?associazionismo e le formazioni sociali del ministero della Solidarietà sociale: ha più seccature, meno tempo per lo studio, meno onori, più responsabilità. Anche più lavoro, forse, soprattutto adesso che si è aperta la partita dei pagamenti per il 5 per mille 2006. Tocca al suo ufficio sbrigare questa colossale pratica, che vede 209 milioni di euro da distribuire a oltre 21mila associazioni, le quali peraltro aspettano da due anni fondi cui hanno diritto. E stando al panorama che ci tratteggia lo stesso Zamaro, dovranno aspettare ancora. «Dobbiamo trovare il modo di organizzare le operazioni», afferma, «che sono molto consistenti dal punto di vista organizzativo. Senza, allo stato attuale, dotazioni organiche supplementari». Il punto è questo. Il decreto che ?consegna? il denaro da distribuire al ministero è stato firmato, quindi i soldi ci sono; quanto all?erogazione, si tratta di capire come farla, visto che lo staff di Zamaro è limitato «e qui le persone stanno facendo anche altre cose, non siamo fannulloni».

Vita: Qualche idea?
Nereo Zamaro:
Non posso assumere nessuno a causa del blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, senza contare che se facessimo un concorso non finiremmo più. Stiamo formulando più di una ipotesi, e decideremo quella più percorribile. I problemi tecnici sono tanti. Non è una banalità erogare denaro, ci sono responsabilità pesanti.

Vita: Di solito come si procede?
Zamaro:
Non c?è una regola generale, e in più è la prima volta che si fa una cosa di questo tipo.

Vita: E l?8 per mille allora?
Zamaro:
Lì è facile perché i beneficiari sono pochi. Si metta nei miei panni, non so neppure come avere i dati delle associazioni, individuare il responsabile legale?

Vita: In che senso? Non siete già in possesso di tutti i dati?
Zamaro:
Ne è così sicura?

Vita: Be?, tutte le associazioni hanno inviato all?Agenzia delle Entrate documenti, dichiarazioni, fotocopie di carte d?identità?
Zamaro:
Sì, ma nel 2006. E se i dati sono cambiati? Solo un irresponsabile può pensare che queste cose si improvvisino.

Vita: Avete pensato di affidarvi a una struttura esterna?
Zamaro:
È una delle ipotesi.

Vita: Alle Poste?
Zamaro:
È una possibilità.

Vita: Tutto questo allungherà i tempi.
Zamaro:
Conto di concludere le valutazioni in poche settimane, poi dovremo raccogliere informazioni e dati da altre amministrazioni (nel decreto di riparto dei fondi è citato anche il ministero dell?Interno, ndr). Se ci saranno delle code? Sì, statisticamente è prevedibile.

Vita: La Finanziaria ha devoluto alla ?macchina? dei pagamenti un terzo del fondo, ricavato dal 5 per mille 2007, destinato in origine all?Agenzia per le onlus e alle ?organizzazioni maggiormente rappresentative del terzo settore?.
Zamaro:
Non abbiamo sottratto niente a nessuno. Quel ?fondo? era composto dallo 0,5% dei 250 milioni di euro che costituivano il ?tetto? al 5 per mille 2007, quindi avrebbe dovuto ammontare a 125mila euro. Visto che il tetto è stato alzato a 400 milioni, il totale fa 200mila euro. A noi andrà la metà, visto che il Forum del terzo settore, identificato come organizzazione rappresentativa, ha detto che rinuncia al contributo.

Vita: I 209 milioni sono finalizzati esplicitamente al 5 per mille? Non è che per caso, se sopravvenisse un?emergenza, potrebbero essere dirottati altrove?
Zamaro:
No, sono vincolati. Anche se parte di questi fondi potrebbero andare alle associazioni non ammesse al contributo e che hanno fatto ricorso: chi dovesse vincere il contenzioso ne avrebbe diritto.

Certo. Resta un?ultima domanda, a cui nessuno, nemmeno il dottor Zamaro, può rispondere: quando si concluderanno i ricorsi? La luce in fondo al tunnel, temiamo, non è poi così vicina.

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