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5 per mille: nuovo record di ritardo per il Dpcm?
Nel 2007 il decreto che disciplina la misura, approvato il 16 marzo, uscì il 4 giugno. Quest'anno?
La legge dice che il Dpcm sul 5 per mille deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 31 marzo dello stesso anno per cui lo si destina (logicamente). Ebbene, questa scadenza è stata rispettata solo il primo anno (2006), nel 2007 il decreto uscì il 4 giugno (oltre 60 giorni dopo) e quest’anno si rischia di superare anche questo poco invidiabile record.
Che il Dpcm fosse pronto, lo davamo già per certo lo scorso marzo, quando fonti interne a Palazzo Chigi davano la pubblicazione «imminente». Invece saltò tutto, e il decreto (che, lo ricordiamo, dovrebbe disciplinare tempi e modalità di iscrizione degli enti al 5 per mille) venne firmato – secondo un comunicato dell’Agenzia delle Entrate – solo il 24 aprile, a governo ormai «scaduto». Il problema è che non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e quindi gli enti che si sono iscritti negli elenchi dei beneficiari 2008 hanno dovuto attenersi alle indicazioni tecniche che vengono dispensate – bontà sua – dall’Agenzia delle Entrate sul suo sito.
Una situazione davvero paradossale che però, lo ripetiamo, non è nuova: nel 2007 accadde infatti che il Dpcm, firmato il 16 marzo, uscì poi in G.U. solo il 4 giugno successivo (G.U. n° 127). Ora il 4 giugno è dietro l’angolo: vogliamo battere anche questo poco invidiabile record?
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