Non profit

5 per mille, lo scippo continua (anche nel 2012)

Come già successo a partire dal 2009, l'imposizione del tetto alla raccolta del 5 per mille fa sì che vengano distribuiti 74 milioni in meno di quelli a cui le associazioni avrebbero diritto. E sommando quanto lo Stato ha trattenuto in quattro annualità si arriva quasi a 300 milioni

di Gabriella Meroni

Lo scippo del 5 per mille continua. Come nella peggiore tradizione degli ultimi quattro anni, anche per il 2012 (i cui dati definitivi sono usciti da due giorni) si assiste all'indebita “trattenuta” da parte dello Stato di buona parte dei fondi che i contribuenti avrebbero destinati a fini sociali. Per colpa del “tetto” imposto al 5 per mille, infatti, non possono essere distribuiti più di 400 milioni, anche se gli italiani hanno donato di più
Nel 2012 oltretutto sono aumentati leggermente sia i firmatari che l'importo totale della raccolta (i firmatari + 17mila circa, la raccolta + 1 milione e 300mila euro) e anche se i redditi complessivi dichiarati sono calati del 4% tra 2011 e 2012, la raccolta dovrebbe essere stata in realtà di circa 467, come calcola Carlo Mazzini nel suo blog, applicando una riduzione del 4% ai 487 milioni che la Corte dei Conti riporta come totale del 5 per mille 2011.
Peccato che alle associazioni andranno circa 393 milioni. Come comunicato dall'Agenzia delle Entrate. Mancano dunque all'appello almeno 74 milioni di euro, che lo Stato trattiene per sé, e che si vanno ad aggiungere ai 197 e rotti fregati nel 2009, 2010, 2011 per un totale di oltre 271 milioni scippati dallo Stato in 4 annualità. Una buona ragione per rinverdire la campagna #sappiatelo, lanciata da Vita tempo fa, e che ha portato all'attenzione di tutti questo vero e proprio “scippo di Stato”.

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