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5 per mille: l’abolizione del tetto diventa ordine del giorno

Il senato ha da poco votato sull'emendamento 84.300 a firma Vegas (FI) e sull'Odg 84.101 entranbi sul 5 per mille

di Riccardo Bonacina

Intanto diciamo subito (piccola soddisfazione) che la discussione sull’articolo 84 della Finanziaria 2008, riguardante l’8 e il 5 per mille, è stata occasione di un vero dibattito, l’unica oggi nell’Aula del Senato e durata quasi un’ora.

In votazione un emendamento dell’opposizione l’84.300 (primo firmatario Vegas di Forza Italia) che chiedeva la reintroduzione del 5 per mille nella formulazione tremontiana (per esempio, riammissione dei Comuni tra i destinatari).
E due ordini del giorno: l’84.100 riguardante l’8 per mille (prmo firmatario sen. Montalbano della costituente socialista) che dà mandato al Governo di rivedere i criteri di ripartizione della quota dell’8 per mille inoptate, in ballo 129 milioni; e l’84.101 riguardante il 5 per mille (primo firmatario sen. Benvenuto, Pd) che vuole impegnare il Governo a rendere stabile e senza tetti la norma.
Da registrare che il rappresentante del Governo ha si è rimesso al voto dell’aula sull’Odg 84.100 ed ha invece espresso “parere favorevole” all’Odg 84.101.

Da segnalare l’intervento del sen. Castelli (Lega) che si è rivolto alla senatrice Rita Levi Montalcini chiedendole come poteva votare l’articolo della Finanziaria (che ricordiamolo impone un tetto di 100 milioni a copertura della norma riducendo perciò il 5 per mille all’1.5 per mille) dopo aver firmato petizioni contro l’imposizione del tetto.

Così sono andate le votazioni: l’emendamento 84.300 è stato respinto con 159 voti contro 152: l’Odg 84.100 è stato respinto per 202 voti contro 92 e 102 astenuti; l’Odg 84.101 non è stato messo in votazione perchè già accolto dal Governo l’emendamento.
L’art. 84 della Finanziaria 2008 è stato subito dopo approvato per 161 voti contro 158.

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