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5 per mille: la Commissione Finanze per gli esclusi

L'onorevole Strizzolo presenta una risoluzione che dà speranza ai tanti delusi

di Gabriella Meroni

Si deve al deputato friulano Ivano Strizzolo (Pd) l’apertura, il 2 luglio scorso, di una interessante discussione alla Commisione Finanze della Camera sugli esclusi dal 5 per mille. Di seguito riportiamo il resoconto della seduta. In sintesi, l’onorevole Strizzolo chiede di considerare la situazione dei tanti esclusi per motivi formali dal 5 per mille, e a rispondergli è il sottosegretario Cosentino, che assicura di aver interessato l’Agenzia delle Entrate e si riserva di intervenire succesivamente per chiarire la posizione del governo in merito. Seguiremo il dibattito in Commissione, sperando in sviluppi interessanti.

Commissione Finanze della Camera – seduta del 2 luglio 2008

Strizzolo: Modalità di attestazione dei requisiti per l’accesso alla ripartizione della quota del 5 per mille.

Ivano STRIZZOLO (PD) illustra brevemente la propria risoluzione, la quale intende affrontare una problematica insorta in sede di attuazione della disciplina relativa alla ripartizione della quota del 5 per mille; in particolare, l’atto di indirizzo segnala il fatto che molti enti beneficiari sono stati esclusi dall’attribuzione di tali somme, in quanto non hanno inviato entro i termini previsti la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà necessaria per attestare il perdurare dei requisiti richiesti per partecipare alla ripartizione. In tale contesto ritiene necessario evitare che, laddove sussistano i requisiti previsti dalla legge, gli enti beneficiari della quota di ripartizione del 5 per mille vengano esclusi, per un mero errore materiale, da tale beneficio.

Lino DUILIO (PD) sottolinea come le difficoltà evidenziatesi in sede di attuazione della disciplina sul 5 per mille siano dovute al fatto che la normativa in materia, introdotta in anni recenti, ha subito talune modifiche, e necessita di essere ulteriormente chiarita sotto alcuni aspetti. Ritiene pertanto necessario adottare un atto di indirizzo che impegna il Governo a fornire una linea interpretativa inequivoca, che consenta di stabilizzare il quadro normativo in materia, stabilendo il principio secondo cui gli aspetti sostanziali devono far premio su quelli formali, e che la chiara volontà del contribuente di destinare una quota della propria imposta in favore di un determinato destinatario non può essere posta nel nulla per il mero ritardo nella presentazione di un’autocertificazione.

Il Sottosegretario Nicola COSENTINO informa di aver interessato l’Agenzia delle entrate della problematica sollevata dalla risoluzione, riservandosi pertanto di esplicitare successivamente la posizione del Governo su tale materia.

Gianfranco CONTE, presidente, rileva come la circolare 47/E dell’Agenzia delle entrate possa effettivamente determinare alcune problematiche nell’applicazione della disciplina del 5 per mille, ritenendo a tale proposito opportuno affrontare la questione in termini generali, consentendo a tutti gli enti interessati di rientrare nei termini per poter partecipare alla ripartizione delle quote. Sottolinea inoltre come la questione derivi, in larga parte, dalle modifiche all’impianto originario dell’istituto del 5 per mille apportate nel corso della precedente legislatura, che hanno portato alla definizione di un elenco dei possibili beneficiari: ritiene quindi necessario rivedere tale impostazione, salvaguardando il più possibile la volontà, espressa dal contribuente, di destinare una parte della propria imposta ad un ente da lui individuato.
Considera quindi opportuno consentire al Governo di procedere ai necessari approfondimenti in materia, rinviando ad altra seduta il seguito della discussione, anche al fine di definire in termini il più possibile ampi il contenuto della risoluzione.

Ivano STRIZZOLO (PD) concorda con la proposta del Presidente di rinviare il seguito della discussione ad altra seduta, al fine di consentire i necessari approfondimenti sulla risoluzione, auspicando comunque che tale approfondimento possa avvenire in tempi non eccessivamente lunghi.

Gianfranco CONTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito della discussione. La seduta termina alle 15.30.


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