Non profit

5 per mille/ La campagna. Anche il cini ci sta

Adesioni plebiscitarie delle associazioni alla proposta di innalzare il tetto da 250 a 500 milioni di euro. Ma sui soldi del 2006 l’esecutivo non riesce a dare tempi certi...

di Gabriella Meroni

Sono salite a 37 le associazioni del Comitato editoriale di Vita che hanno aderito alla campagna per innalzare da 250 a 500 milioni il tetto posto al 5 per mille. Diventa sempre più autorevole quindi il panel delle organizzazioni di terzo settore che chiede al ministro Padoa Schioppa e al premier Prodi di intervenire affinché venga rispettata, fin da quest?anno, la volontà dei contribuenti di devolvere al non profit il 5 per mille effettivo dei propri redditi, e non una quota ridotta di essi.

Tra le tante nuove adesioni, diamo conto di quella – estremamente motivata – del Cini, il coordinamento che raccoglie le componenti italiane di ActionAid International, Amref, Save the Children e Terre des hommes. «Il silenzio del ministero dell?Economia è assordante», ha scritto il Cini circa il ritardo nei pagamenti delle quote 2006,«tanto quanto invece sono rumorosi e gravi i problemi che derivano dalla mancanza di trasparenza sia sul comunicare dati e tempi ma anche le entità che servirebbero a tutte le associazioni per fare dei budget realistici e dei piani di lavoro efficaci». «Ma per il 2007 la situazione sembra essere ancora peggiore. Infatti il ?tetto massimo? di 250 milioni di euro imposto nella Finanziaria per il 2007 dimezza di fatto quanto i cittadini potranno decidere di devolvere alle onlus nella loro dichiarazione dei redditi. Per questo il Cini si unisce alle voci che in queste settimane si sono levate e in particolare alla campagna di Vita ?Alziamo il tetto?».


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