Non profit
5 per mille: Jannone, garantire i fondi
"Oltre 32 mila associazioni attendono circa 400 milioni di euro in contributi che risultano vitali per il bilancio di chi svolge attivita' di sostegno sociale e di volontariato".
di Redazione
“Lo scorso anno oltre venti milioni di contribuenti hanno destinato con una firma il 5 per mille del proprio reddito ad oltre 32 mila associazioni di volontariato, cultura e assistenza sociale. Quindi, oltre il 60 per cento dei contribuenti ha volontariamente apposto la propria firma sul modello unico o sul modello 730 o sul Cud per destinare una quota del reddito alle associazioni piu’ meritorie”: cosi’ Giorgio Jannone, del direttivo di Forza Italia alla Camera e componente della commissione Finanze. “Il meccanismo del 5 per mille – afferma – deliberato dal governo Berlusconi era stato cancellato dal governo Prodi ma era stato poi reintrodotto per le reiterate proteste di parlamentari appartenenti a tutti gli schieramenti. Oltre 32 mila associazioni attendono circa 400 milioni di euro in contributi che risultano vitali per il bilancio di chi svolge attivita’ di sostegno sociale e di volontariato”.
Per Jannone, “il viceministro Visco ha previsto un tetto massimo di 250 milioni di euro decisamente inferiore alla effettiva adesione dei contribuenti. Ora l’extragettito concede una inaspettata occasione al governo per ripristinare il torto subito dalle 32 mila associazioni onlus italiane. A distanza di 16 mesi – rileva – non e’ giunto nemmeno un euro di contributo ai destinatari indicati da oltre 20 milioni di contribuenti.
Chiedo quindi all’Intergruppo della sussidiarieta’, composto da centinaia di parlamentari appartenenti a tutti gli schieramenti, oltre che ai ministri Visco e Padoa-Schioppa un impegno formale affinche’ vengano erogati quanto prima i fondi promessi alle associazioni di volontariato italiane che molto spesso svolgono funzioni si supplenza ai servizi primari di sostegno che dovrebbero essere garantiti dallo Stato”.
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