Non profit

5 PER MILLE. Intergruppo per la sussidiarietà, appello bipartisan a Tremonti

«Proposta insidiosa», dicono Maurizio Lupi, Ugo Sposetti, Vannino Chiti e Maurizio Gasparri

di Gabriella Meroni

«Senza alcuna remora occorre oggi individuare strumenti che favoriscano il sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Tuttavia, la proposta del ministro Tremonti di integrare il 5 per mille con una specifica destinazione all’Abruzzo è particolarmente insidiosa». Lo dichiarano Maurizio Lupi, Ugo Sposetti, Vannino Chiti e Maurizio Gasparri, i primi quattro firmatari della proposta di legge sul 5 per mille alla Camera e al Senato. «Il 5 per mille risulta essere oggi un efficace strumento di sostegno libero (secondo la libera scelta del cittadino) alle numerosissime associazioni, fondazioni e realtà di volontariato che operano sul nostro territorio – spiegano i parlamentari – le stesse che per prime sono intervenute assieme alla Protezione civile e che si stanno adoperando sul territorio abruzzese. Parte rilevante di questa attività è favorita proprio dal 5 per mille. L’impianto tecnico funziona e l’Intergruppo e’ da anni impegnato per la stabilizzazione, oggi incardinata al Senato come frutto di una proposta bipartisan».

Secondo i firmatari della legge, «inserire in questo 5 per mille l’opzione per l’Abruzzo mette inevitabilmente in alternativa il sostegno alle realtà non profit e risulta quindi più dannoso che utile, anche in considerazione del tetto massimo di spesa che lo Stato ha preventivato (400 milioni in tutto). Salvaguardando invece ciò che il 5×1000 rappresenta, ovvero la libertà di scelta da parte del cittadino, il ministro Tremonti ha di fronte a se almeno due possibili alternative: l’istituzione di un nuovo 5 per mille (che per esigenze di bilancio può essere anche un 3 o un 2 per 1000) o meglio la più accentuata deducibilità fiscale per coloro che vorranno sostenere direttamente le popolazioni dell’Abruzzo. Sarebbe un errore quindi costringere all’alternativa tra il sostegno al non profit e volontariato da una parte e aiuto alle popolazioni terremotate dall’altro».


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