Non profit
5 PER MILLE. Intergruppo per la sussidiarietà, appello bipartisan a Tremonti
«Proposta insidiosa», dicono Maurizio Lupi, Ugo Sposetti, Vannino Chiti e Maurizio Gasparri
«Senza alcuna remora occorre oggi individuare strumenti che favoriscano il sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Tuttavia, la proposta del ministro Tremonti di integrare il 5 per mille con una specifica destinazione all’Abruzzo è particolarmente insidiosa». Lo dichiarano Maurizio Lupi, Ugo Sposetti, Vannino Chiti e Maurizio Gasparri, i primi quattro firmatari della proposta di legge sul 5 per mille alla Camera e al Senato. «Il 5 per mille risulta essere oggi un efficace strumento di sostegno libero (secondo la libera scelta del cittadino) alle numerosissime associazioni, fondazioni e realtà di volontariato che operano sul nostro territorio – spiegano i parlamentari – le stesse che per prime sono intervenute assieme alla Protezione civile e che si stanno adoperando sul territorio abruzzese. Parte rilevante di questa attività è favorita proprio dal 5 per mille. L’impianto tecnico funziona e l’Intergruppo e’ da anni impegnato per la stabilizzazione, oggi incardinata al Senato come frutto di una proposta bipartisan».
Secondo i firmatari della legge, «inserire in questo 5 per mille l’opzione per l’Abruzzo mette inevitabilmente in alternativa il sostegno alle realtà non profit e risulta quindi più dannoso che utile, anche in considerazione del tetto massimo di spesa che lo Stato ha preventivato (400 milioni in tutto). Salvaguardando invece ciò che il 5×1000 rappresenta, ovvero la libertà di scelta da parte del cittadino, il ministro Tremonti ha di fronte a se almeno due possibili alternative: l’istituzione di un nuovo 5 per mille (che per esigenze di bilancio può essere anche un 3 o un 2 per 1000) o meglio la più accentuata deducibilità fiscale per coloro che vorranno sostenere direttamente le popolazioni dell’Abruzzo. Sarebbe un errore quindi costringere all’alternativa tra il sostegno al non profit e volontariato da una parte e aiuto alle popolazioni terremotate dall’altro».
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