Non profit

5 per mille: in dieci anni il 60% è arrivato da due sole regioni

Banca Etica pubblica uno studio in cui mette in fila i numeri del contributo dal 2006, scoprendo dove risiedono i cittadini più generosi e quali sono gli enti più presenti negli elenchi, ma meno capaci di attirare risorse. L'Istituto di credito con sede a Padova si colloca al terzo posto in Italia per anticipi sui contributi

di Gabriella Meroni

Oltre 4 miliardi di euro in dieci anni: questa la dote del 5 per 1000 andato finora a enti non profit e Comuni grazie alle scelte dei contribuenti italiani, che anche in questi giorni si trovano alle prese con la dichiarazione dei redditi. Uno studio di Banca Etica appena pubblicato aiuta a leggere a chi sono andate queste risorse e come si configura la mappa dei donatori tra 2005 e 2016.

Gli enti beneficiari, complessivamente, sono stati 66.315 (per una media annua di 37 mila). Le preferenze espresse nelle dichiarazioni dei redditi sono state in tutto pari a 109 milioni, con una media annua di 12 milioni di «donatori». La grande maggioranza delle erogazioni, oltre 2 miliardi di euro, riguardano la Lombardia (1,3 miliardi, il 38% del totale) e il Lazio (circa 700 milioni, il 20%), che insieme raccolgono quasi il 60% dell’intero valore distribuito. Seguono l’Emilia Romagna e il Piemonte col 6%, il Veneto col 5% e via via tutte le altre Regioni.

Dal punto di vista dei beneficiari dei fondi, volontariato e associazionismo sono il principale target del 5 per mille, rappresentando il 56% degli enti e poco meno degli importi erogati (il 53% del totale, pari a circa 1,8 miliardi di euro). Le associazioni sportive dilettantistiche e le cooperative sociali sono numericamente molto presenti (entrambe con il 13% degli enti, per un totale del 26% dell’universo), ma assai meno efficaci nell’intercettare risorse, cogliendo rispettivamente l’1% e il 4% del totale. Completamente opposto il ruolo giocato dalle Fondazioni, che rappresentando poco più del 4% degli enti, raccolgono il 36% delle risorse (il 26% solo per la ricerca sanitaria). Abbastanza irrilevante la presenza di Comuni e Pro Loco che, conteggiando il 13% degli enti, non superano il 3% delle risorse assegnate.

Banca Etica – da sempre specializzata nei servizi finanziari per imprese sociali e terzo settore – è il terzo istituto di credito in Italia per fornitura di servizi che permettono alle organizzazioni beneficiarie del 5 per mille di utilizzare subito i contributi assegnati loro dai cittadini, senza attendere i lunghi tempi di erogazione da parte dello Stato (in media sono necessari circa 18 mesi perché le organizzazioni beneficiarie ricevano effettivamente il denaro). «Lo studio di Banca Etica su trend e distribuzione geografica dei contributi erogati tramite il 5×1000 ha l’obiettivo di focalizzare gli aspetti connessi al mercato dell'impresa sociale e valutare le trasformazioni in atto nella relazione tra Terzo Settore e pubblica amministrazione e nei sistemi di welfare locale», dichiara il direttore generale di Banca Etica, Alessandro Messina. «I dati raccolti e analizzati nella ricerca possono aiutare a comprendere meglio le capacità gestionali delle organizzazioni nonprofit e le loro abilità nell'ottenere consenso da parte dei cittadini».

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