Politica

5 per mille: in arrivo i pagamenti 2008

Parla Antonio Polito, direttore dei Servizi ai contribuenti

di Gabriella Meroni

«Al massimo all’inizio di marzo avremo terminato
i calcoli per l’attribuzione delle quote», assicura
Aldo Polito. E sul modello Eas dice: «Incomincia
la fase dei controlli:
saranno focalizzati
su chi non ha adempiuto all’obbligo di invio»
C’è un uomo in Italia da cui dipendono i destini fiscali di quasi tutte le organizzazioni non profit, e il suo nome è Polito, Aldo Polito. Il settore Servizi ai contribuenti dell’Agenzia delle Entrate che dirige – come recita il regolamento dell’amministrazione finanziaria – «presidia le attività legate al rapporto con i contribuenti e ai conseguenziali adempimenti». Tutto passa da lui: le dichiarazioni e gli atti, la modulistica, i servizi telematici, l’archivio anagrafico, i misuratori fiscali e i rimborsi. E sempre ai suoi uffici fanno capo le due autentiche «colonne fiscali» del non profit, ovvero il 5 per mille e, più recentemente, il modello Eas. Proprio quello che, con 222mila dichiarazioni inviate, ci ha restituito una fotografia precisa e inedita del settore. Vita l’ha intervistato (e vi assicuriamo che non è facile), scucendogli anche qualche anticipazione sul “prossimo” 5 per mille da corrispondere alle associazioni, quello del 2008.
Vita: Non possiamo non partire dal clamoroso successo ottenuto dal modello Eas. Una sorpresa per molti. Come se lo spiega?
Aldo Polito: Siamo molto soddisfatti. Per due motivi: primo, perché si trattava di un adempimento complesso, non tanto per la difficoltà di compilazione ma perché si rivolgeva a una platea sterminata di soggetti diversissimi tra loro, per tipologia e dimensioni. Secondo, perché il confronto serrato tra l’Agenzia e i rappresentanti del terzo settore ha dimostrato di funzionare e di far scattare sinergie positive a vari livelli, centrali e locali. Questo prezioso lavoro ci ha consentito di avere oggi una mappa articolata del settore, probabilmente una delle più ampie attualmente disponibili, che siamo felici di poter mettere a disposizione di tutti, anche degli studiosi.
Vita: Dunque l’esperienza del tavolo di collaborazione, che ha visto partecipare Forum del terzo settore, CSVnet e Agenzia per le onlus, continuerà?
Polito: Assolutamente sì, perché la mappatura è soltanto il primo punto di un percorso. Oggi sappiamo molto di più di chi si nasconde dietro il falso associazionismo per poter godere impropriamente di vantaggi fiscali, e il sistema dei soggetti sani dovrà reagire per isolarli. Ma non solo: la collaborazione con i rappresentanti del terzo settore ha moltiplicato la nostra attenzione verso il non profit anche in termini di una maggiore semplificazione. La collaborazione si era avviata anche per il 5 per mille, una macchina davvero complessa che ha visto in passato dei ritardi, anche a causa della riapertura dei termini, ma a cui lavoriamo con il massimo impegno. Le assicuro che la “squadra” che lavora al 5 per mille lo fa con grande entusiasmo, spesso anche la sera e i weekend, perché si rende conto dell’utilità sociale di questa misura.
Vita: I ritardi però restano: i pagamenti del 2008 sono di là da venire…
Polito: Non direi. Credo anzi che entro la fine di questo mese, al massimo all’inizio di marzo, avremo terminato i calcoli per l’attribuzione delle quote, che è il grosso del lavoro; da quel momento in poi potranno partire i pagamenti, che saranno molto veloci per tutte le organizzazioni che hanno comunicato le coordinate bancarie. A proposito, mi faccia lanciare un appello…
Vita: Prego…
Polito: Le organizzazioni devono inviare le coordinate bancarie. È chiaro che l’amministrazione fiscale le utilizzerà solo per questo scopo, e non per altri fini.
Vita: Torniamo al modello Eas. Come si spiega il fatto che al 15 dicembre 2009, prima scadenza per l’invio, i moduli inviati fossero solo 45mila e 15 giorni dopo, al 31 dicembre, siano schizzati a 222mila?
Polito: Ci potrebbero essere varie chiavi di lettura, nessuna sicura al 100%. C’è questo vizio italico dell’ultimo minuto, e non lo possiamo negare. Aggiungiamo la difficoltà di molte piccole associazioni alle prese con un adempimento nuovo… in quei casi anche 15 giorni in più possono fare la differenza. In questo caso l’hanno fatta.
Vita: Ora come si muoverà il fisco? Partiranno i controlli?
Polito: I controlli ci saranno e saranno focalizzati su chi non ha adempiuto all’obbligo di inviare l’Eas. L’adempimento infatti era presupposto fondamentale per conservare i benefici. I controlli su chi invece ha inviato entro i termini saranno sulle informazioni fornite, per verificarne la correttezza.
Vita: Ma nel caso di un’organizzazione che non ha adempiuto perché non era informata o è arrivata in ritardo, ma non è una “falsa associazione”?
Polito: Si valuta sempre caso per caso. Gli accertamenti si svolgono in uno spirito di moderazione e attenzione al caso concreto. Sicuramente la norma c’è, e a quella dobbiamo attenerci. Se ci saranno casi marginali, o di ignoranza giustificabile, si vedrà… ma si presterà la massima attenzione da eventuali ambiguità o comportamenti dolosi.
Vita: In questi giorni il CSVnet ha chiesto una nuova riapertura dei termini per gli esclusi del 5 per mille 2007 con un emendamento al Milleproroghe. Lei che ne pensa?
Polito: Noi siamo rispettosi della legge, e se l’emendamento passerà, ci atterremo. C’è da dire che un analogo provvedimento, in passato, ha determinato ritardi ulteriori, quindi anche in questo caso ci saranno delle ripercussioni sui pagamenti. È fisiologico.


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