Non profit
5 per mille: importo in aumento di 11 milioni
In crescita le preferenze complessive e un incremento di 50 centesimi della donazione media che raggiunge quasi i 30 euro. Spostamento delle preferenze verso il proprio territorio
Buone notizie dagli ultimi dati del 5 per mille: nulla di esaltante ma almeno si vede tornare a crescere di 131mila unità il numero delle preferenze complessive rispetto a quello dello scorso anno, certo una piccola crescita che, unita all’aumento delle dichiarazioni presentate, attenuano il successo ma che in sé resta. L’ottimo risultato si evidenzia anche sull’importo, si passa infatti dai 480 milioni del 2015 ai 491 del 2016, con un incremento di 50 centesimi della donazione media che raggiunge quasi i 30 euro. Insomma anche su questi dati possiamo leggere il generale miglioramento economico che sta avendo riflesso anche sul 5 per mille.
Continua invece lo spostamento delle preferenze verso il proprio territorio. La crescita è spalmata su tutte le regioni, ma Lazio e Lombardia, dove sono insediate le grandi organizzazioni, crescono meno rispetto a regioni come Veneto, Trentino, Piemonte ma anche Calabria e Sardegna. Queste ultime sono ancora fanalino di coda per importi proporzionati agli abitanti ma vedono comunque crescere il numero di preferenze, in Sardegna di circa il 10%.
Guardando l’andamento dei singoli settori, Comuni e Ricerca Scientifica perdono un po’ di preferenze rispetto allo scorso anno mentre Onlus, Ricerca Sanitaria e Associazioni Sportive crescono.
Nelle Onlus continua la forte concentrazione di preferenze delle grandi organizzazioni, le prime 20 prendono il 26% del totale e alle restanti (oltre 40mila) va il resto.
Tra le prime 20 potremmo dire che le organizzazioni tradizionali perdono, alcune in forma considerevole, mentre quelle innovative riescono a conquistare nuove preferenze.
Gli enti impegnati nella sanità la fanno da padrone, in particolare in relazione agli ambiti Cancro e Infanzia.
Nelle Onlus aumenta ancora il numero degli enti beneficiari, che ora raggiunge la quota di 40.742 unità con un incremento di oltre 1500 organizzazioni in più rispetto al 2015; a queste si aggiungono altre 3.000 organizzazioni escluse, per un totale di quasi 44.000 enti.
Continua con una certa costanza la presenza di organizzazioni che non raccolgono alcuna preferenza, quest’anno sono 1.245; di queste son circa 300 che da più di 5 anni continuano ad iscriversi senza prendere una preferenza.
Questi sono i primi commenti ai dati nuovi, nei prossimi giorni entrerò più nel merito dei risultati, del profilo degli enti e del tipo di campagne realizzate.
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