Non profit

5 per mille: il non profit scrive ai candidati

AISM, CESVI, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Fondazione Telethon, Unicef, WWF, lettera ai candidati

di Redazione

Ai Candidati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Gentili Candidati, una competizione elettorale serve, crediamo, per offrire ai cittadini opportunità di scelta sulle priorità delle politiche da attuare per lo sviluppo del Paese.

Auguriamo a ciascuno di voi di riuscire ad offrire agli elettori, in un confronto sereno, proposte che possano rappresentare non solo piattaforma per il consenso, ma anche terreno, per chi sarà chiamato alla responsabilità del governo dalla maggioranza dei cittadini, di concreta azione al servizio del Paese.

Il settore del nonprofit costituisce, in questo scenario, una risorsa a disposizione della collettività nazionale. Proprio per tale ragione non esprimiamo preferenze, che lasciamo alla libera espressione dei cittadini, ma richiediamo prese di posizione chiare ed univoche da parte della politica per dare impulso alla crescita del terzo settore.

Gli argomenti possibili sarebbero tanti, e ci rendiamo conto di non poter chiamarvi ora ad una analisi approfondita di tutti quegli interventi legislativi che sarebbero necessari per consolidare la nostra esperienza al servizio della comunità. Vi chiediamo così di pronunciarvi su un unico tema, che riteniamo emblematico di una volontà concreta di sostenere la crescita del settore del privato sociale.

Ci riferiamo alla legislazione sul cinque per mille. Si tratta di una sperimentazione avviata ormai da qualche anno, che ha costituito una sorta di referendum del grado di consenso, da parte dei cittadini del nostro Paese, rispetto alla volontà di contribuire direttamente, attraverso la scelta di destinare direttamente ad una specifica organizzazione, al consolidamento ed allo sviluppo delle attività del terzo settore. I risultati, come sapete, sono di estrema rilevanza: oltre 16 milioni di cittadini hanno espresso la propria preferenza. Sono tre le questioni, connesse alla legislazione sul cinque per mille, su cui vogliamo richiamare la vostra attenzione:

-necessità di una stabilizzazione del provvedimento;
-riscossione delle risorse in tempi definiti e con un meccanismo di acconto;
-abolizione del tetto.

E? venuto il tempo per stabilizzare, con un provvedimento di ordinaria legislazione, questo istituto. Le faticose discussioni delle due ultime tornate di Legge Finanziaria per trovare copertura al provvedimento dimostrano che è giunto davvero il momento per istituzionalizzare tale provvedimento così apprezzato dagli Italiani. Riteniamo che questa legge debba essere inserita tra le priorità dei cento giorni dell?azione del nuovo Governo. Si potrà assieme ragionare sulle opportune correzioni rispetto all?attuale meccanismo legislativo. Intanto, segnaliamo due aree di intervento prioritario.

Da un lato va stabilito un meccanismo finanziario che consenta di poter disporre delle risorse decise dai cittadini in tempi compatibili con l?attuazione di programmi da parte delle organizzazioni nonprofit. Voi sapete che, ancora ad oggi, non un euro delle decisioni degli Italiani sul cinque per mille è giunto nelle casse del terzo settore, e sono passati ormai quasi tre anni. Pensiamo che vada stabilita una data limite almeno per il versamento di un acconto, così come avviene per l?8 per mille.

Dall?altro lato pensiamo che si debba abolire il tetto, per consentire anche agli Italiani che non hanno espresso finora la preferenza di ricorrere a questo strumento nella certezza che le loro scelte siano poi effettivamente operative.

Siamo certi che una buona politica, di cui il Paese ha bisogno, passa anche per la valorizzazione e lo sviluppo delle attività e delle organizzazioni del privato sociale. Noi mettiamo a disposizione di tutti le nostre energie e la nostra passione, e ci aspettiamo che le istituzioni ci sostengano nel nostro cammino.

Hanno finora aderito all?appello:

AISM, CESVI, Lega del Filo d?Oro, Save the Children, Fondazione Telethon, Unicef, WWF

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