Non profit

5 per mille, i ritardatari rientrano negli elenchi

L'Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che sono poco meno di 900 gli enti che si sono iscritti in ritardo agli elenchi del 5 per mille 2013. Per loro però la partita non è chiusa, a patto che versino una sanzione entro la fine del mese. Ecco come

di Gabriella Meroni

Sono ben 718 gli enti del volontariato "ritardatari"; cioè che hanno presentato la domanda per iscriversi al 5 per mille 2013 oltre la data massima prevista, scaduta lo scorso 7 maggio. I loro nomi sono stati pubblicati dall'Agenzia delle Entrate sul sito insieme a quelli delle associazioni sportive dilettantistiche  (sono 145) e della ricerca scientifica e dell'università (in questo caso solo 10) che pure non hanno rispettato le date di invio della domanda.
Todos caballeros, dunque? Sì, ma non senza pagare pegno. Entro il 30 settembre infatti – ed è l'ultima scadenza da memorizzare per il 5 per mille edizione 2013 – queste organizzazioni, ed eventualmente altre che avessero commesso altre irregolarità (il mancato invio della dichiarazione sostitutiva entro il termine previsto, la mancanza della fotocopia del documento d’identità del rappresentante legale da allegare alla dichiarazione sostitutiva ecc.), devono versare una sanzione di 258 euro con il modello F24, indicando il codice tributo 8115.
Ovviamente, per rientrare a pieno titolo in lizza è tassativo essere in possesso dei requisiti richiesti per ciascun elenco; la documentazione integrativa che attesta tutto ciò (dichiarazione sostitutiva e allegati, per i particolari si veda qui) dovrà essere inviata alle Direzioni Regionali dell'Amministrazione finanziaria (nel caso delle onlus e degli enti del volontariato), agli uffici territoriali del Coni per le associazioni sportive dilettantistiche e al Ministero della Ricerca e Università per gli enti della ricerca scientifica. Altre informazioni relative ai passaggi precedenti si trovano nella sezione dedicata al 5 per mille 2013 del sito dell'Agenzia.
 

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