Non profit
5 per mille e #no slot, un’estate di mobilitazione
L'editoriale di Bonacina sul numero di luglio del magazine rilancia due campagne che ci stanno caratterizzando per la mole di informazioni che produciamo in proposito e per la presenza sui territori: quella contro l'azzardo di Stato e la petizione contro scippo del 5 per mille
Chi ci conosce lo sa. chi non ci conosceva, spesso, ci scopre proprio per questo. vita è un media inquieto per la sua natura di piattaforma di informazione e di conoscenza non elitaria ma partecipata e che, perciò, mira alla mobilitazione per cambiare gli assetti, lo statu quo affinché si liberino tutte quelle energie positive, innovative e cooperative che ogni giorno raccontiamo. Questo mese rilanciamo due mobilitazioni che ci stanno caratterizzando per la mole di informazioni che produciamo in proposito e per la presenza sui territori: la mobilitazione contro le slot machine e la diffusione incontrollata dell’azzardo legale, e la mobilitazione contro gli scippi che lo stato sta consumando sul 5 per mille che i contribuenti, e in maniera crescente, destinano alle organizzazioni non profit e agli enti di ricerca ogni anno con una firma sulla propria dichiarazione dei redditi.
La mobilitazione #noslot ha raggiunto risultati importanti (ne troverete eco in questo numero dle magazine in edicola). con il blogging day dello scorso 13 giugno e la sua impressionate onda d’urto: 4506 tweet, una media di retweet del 3,7, per oltre 18.000 tweett. 302 blogger mobilitati, 10 testate online che hanno rilanciato l’iniziativa (da linkiesta a huffington post.it), retweet da 206 influencer, da Fiorello a Mannoia a moltissimi amministratori locali. con le imminenti leggi regionali in lombardia ed emilia romagna e con i passi avanti del Ddl nazionale. Con l’indiretta risposta di papa Francesco a una nostra lettera: «c’è gente che vive senza speranza. ciascuno di noi può pensare, in silenzio, alle persone che vivono senza speranza, e sono immerse in una profonda tristezza da cui cercano di uscire credendo di trovare la felicità nell’alcol, nella droga, nel gioco d’azzardo, nel potere del denaro». Il prossimo 12 luglio a Milano, nel corso del primo raduno nazionale dei circoli #noslot di Vita, ormai diffusi in tutto il territorio italiano, rilanceremo l’iniziativa. sempre più necessaria visto che proprio l’azzardo e le sue zone grigie tra legalità e illegalità è diventata la seconda industria dei clan camorristici (55 arresti e 480 milioni di beni sequestrati.
La seconda mobilitazione in cui vi chiediamo di essere parte attiva, anzi attivissima, è quella contro lo scippo del 5 per mille consumato da due anni in qua dallo stato, che pure con il contribuente e gli enti non profit ha sottoscritto il patto più sacro e più inviolabile, quello della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche. nel 2010 e 2011 lo stato è venuto meno ai suoi impegni scrivendo il falso in un atto pubblico e vincolante, sottraendo in due anni, 172 milioni di euro dalle tasche dei contribuenti, invece di destinarli al Terzo settore come era nelle intenzioni dei cittadini che hanno operato la scelta del 5 per mille. Da due anni lo Stato dichiara il falso invitando i cittadini contribuenti a indicare la destinazione del 5 per mille delle loro imposte, giacché nel 2010 tale quota è stata decurtata al 4,1 per mille, e nel 2011 addirittura al 4 per mille! e lo ha fatto in modo omertoso, solo un’interrogazione urgente dell’on. Luigi Bobba ha permesso di sapere la verità da un imbarazzatissimo stefano Fassina, vice-ministro dell’economia.
Su questo sito trovate il testo dell’appello #sappiatelo che potete leggere anche sul magazine a pagina 109. È già sottoscritto da tante realtà non profit che si faranno certamente parte attiva nella raccolta di firme elettroniche, ma è necessario un impegno di ciascuno per diffonderlo e farlo firmare. L’obiettivo è quello di portare 10 mila firme in parlamento entro settembre, per chiedere la stabilizzazione del 5 per mille entro il 2013 e l’abolizione del tetto. Molto opportunamente, Stefano Arduini nel servizio che dedichiamo al tema sempre sul magazine, ricorda che Enrico Letta e Maurizio Lupi pubblicarono sul Corriere della Sera (il 21 aprile 2012) un articolo a doppia firma: “La rivoluzione del 5 per mille non più precario”. scrivevano: «…il 5 per mille …è l’espressione massima della libertà di scelta. che, oggi, dunque, diventa stabile. Una vittoria che rivendichiamo con orgoglio». Dove sono finiti gli smemorati Letta e Lupi.
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