Volontariato

5 per mille e fondi volontariato: porte aperte alla Cri

In allegato il documento che disegna la nuova Croce Rossa. Che abbandonata la veste di ente pubblico, avrà accesso a tutti i finanziamenti tipici delle onp

di Stefano Arduini

Potrà partecipare al 5 per mille (attualmente ne è esclusa in virtù della sua natura di ente pubblico), ai bandi per il volontariato, all’erogazione dei fondi per la protezione civile territoriale e – una volta emanato il decreto ad hoc – anche ai fondi per le associazioni di promozione sociale.

La nuova Croce Rossa italiana disegnata dal decreto legislativo di riorganizzazione (che trovate in allegato) rischia di diventare un competitor molto ingombrante per il resto del mondo del volontariato.

I numeri della Cri sono lì a dimostrarlo: 88.527 Volontari del Soccorso, 23.423 Volontarie del Comitato Femminile, 17.615 Pionieri, 6.863 Infermiere Volontarie, 4.474 Donatori di Sangue e 3.991 iscritti al Corpo Militare. Un corpaccione attivo su tutto il territorio nazionale attraverso una rete capillare che si sviluppa attraverso una miriade di comitati tettoriali, comunali, provinciali e regionali, che una volta portata a termine la riforma (la fine dell’iter è prevista per il 2017, ma l’Associazione della Croce rossa italiana sarà comunque attivata dal primo gennaio 2014) potranno accedere a tutti i canali di finanziamento tipici delle organizzazioni di volontariato in virtù della loro nuova qualifica di enti di diritto privato. 


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