Non profit

5 per mille: Dpcm 2008, nuovi clamorosi dettagli

Niente rendicontazione? Restituisci le somme, dice il ministero dell'Economia

di Gabriella Meroni

Diventano sempre più numerose le indiscrezioni che riguardano il Dpcm 2008 sul 5 per mille, ovvero il provvedimento, che sarà emanato a giorni, che regolamenta le nuove iscrizioni degli aventi diritto. Secondo queste indiscrezioni – che Vita ha raccolto da persone che hanno esaminato la bozza del Dpcm, che sta già circolando in vari uffici – il decreto conterrebbe due clamorose novità in merito alla rendicontazione e alle associazioni sportive dilettantistiche. Quanto alla rendicontazione: la onlus che ha ottenuto il 5 per mille è obbligata – secondo la bozza – a rendicontare con precisione l’utilizzo delle somme (sempre dopo che le abbia ricevute, privilegio che non è toccato ancora a nessuno, ndr). E fin qui, ci sta tutto. Ma il problema è che il Ministero dell’Economia si riserverebbe di valutare la «bontà» della rendicontazione, e se questa non dovesse essere «conforme», obbligherebbe la onlus a restituire le somme avute dai cittadini. Una eventualità davvero clamorosa che, se confermata, probabilmente darà da commentare a schiere di giuristi. Quanto alle associazioni sportive dilettantistiche, la novità sarebbe che queste, oltre a finire in un elenco separato e riservato, avrebbero una «corsia preferenziale» per l’iscrizione: maturerebbero cioè una sorta di «diritto» a essere incluse nell’elenco dei beneficiari in quanto riconosciute dal Coni. Sarebbe quindi il Coni a trasmettere alle Entrate gli elenchi delle associazioni riconosciute, che così entrerebbero «automaticamente» ogni anno nel novero dei beneficiari. Anche questa novità, se confermata, farebbe sicuramente discutere (e forse non i giuristi, ma le stesse onlus…). Non resta che attendere la pubblicazione del decreto, che dovrebbe avvenire entro fine mese; sarebbe strano il contrario, visto che la stagione delle dichiarazioni dei redditi si apre ufficialmente il 1° aprile. Vabbe’ che col 5 per mille siamo ormai abituati a tutto, ma insomma…

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