Non profit

5 per mille, diminuiscono gli enti «zero firme»

Spulciando gli elenchi si scopre che le organizzazioni che non hanno ricevuto neanche un consenso (e quindi ovviamente neanche un euro) passano dal 3,6 al 2,9% del totale del volontariato. Poche invece le novità in vetta alla classifica: i "milionari" sono sempre 22

di Gabriella Meroni

Non si ferma la tendenza alla polarizzazione nelle scelte degli italiani per quanto riguarda il 5 per mille. Spulciando infatti l'elenco del volontariato da poco pubblicato, quello relativo al 2013, si scopre che il numero delle organizzazioni che hanno ricevuto oltre 1 milione di euro è rimasto stabile a quota 22, nonostante il totale degli ammessi sia aumentato di 913 unità, passando da 34.581 a 35.494 unità (+2,5%). Calano invece leggermente (-0,7%) – ed è una buona notizia – gli enti a «zero firme», quelli insomma che pur essendo ammessi non si sono visti scegliere da nessuno, nemmeno dal presidente o dal legale rappresentante che pure ha perso tempo a presentare la domanda. Nel 2013 questi "orfani" sono stati 1.047 contro i 1.254 dell'anno precedente. Identica, nel complesso, la percentuale delle organizzazioni "povere", cioè che hanno ricevuto meno di 1000 euro: erano il 39,4% nel 2012, diventano il 39,5% nel 2013. Calano infine di 9 unità (-0,1%) gli enti "ricchi", con raccolta superiore a 100mila euro: nel 2012 furono 214, diventano 205 l'anno successivo..

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.