Non profit

5 per mille. Delusi dall’Unico

Il 730 batte l’Unico. Quasi dieci milioni di lavoratori dipendenti e pensionati hanno voluto indicare la scelta per il 5 per mille.

di Maurizio Regosa

Il 730 batte l?Unico. Quasi dieci milioni di lavoratori dipendenti e pensionati hanno voluto indicare la scelta per il 5 per mille. Sul fronte degli autonomi invece ha vinto il partito dell?astensione dalle firme. Vien da chiedersi il perché di tale differenza. Forse, ed è l?ipotesi più accreditata, i Caf hanno fatto opera di promozione e sensibilizzazione più massiccia di quanto non abbiano fatto i commercialisti. Ma cosa dicono i diretti interessati? «Intanto occorre dire che non sempre l?Unico viene fatto da commercialisti. Magari sono consulenti che si limitano a quella prestazione. Sono convinto che la gran parte dei modelli curati dai colleghi reca l?indicazione della scelta», spiega il professor Paolo Moretti, presidente della Fondazione Luca Pacioli fondata nel 2000 dal Consiglio nazionale dei ragionieri commercialisti (che ha avuto 3.973 preferenze nel 5 per mille…). Giorgio Sganga del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti si difende così: «Francamente speravo in un risultato diverso. Forse c?è stato un po? di scetticismo da parte dei contribuenti autonomi. Forse non siamo riusciti a far ben comprendere che da parte del contribuente non c?è alcun esborso».

In effetti vien proprio da pensarlo. Anche se non c?è da stupirsi, come puntualizza Goffredo Modena, presidente della Fondazione Aiutare i bambini: «Un po? me l?aspettavo. È naturale che i Caf fossero più attenti. Voglio però dire che siamo solo all?inizio del percorso: sempre che il 5 per mille trovi una sua stabilità, in futuro il non profit dovrà comunicare di più e meglio anche per raggiungere chi compila l?Unico».

Insomma, le ragioni della differenza non stanno in una minor sensibilità dei lavoratori più ?ricchi?, come sottolinea Cristina Delicato, responsabile Area Marketing Comitato Telethon: «Per l?Unico è frequente la delega al professionista e la compilazione avviene in prossimità della scadenza, e quindi più lontano dalla pressione mediatica esercitata sul tema. Quest?anno Telethon ha supportato la propria campagna con alcune azioni mirate a target a più alto potenziale e con tempistica ritardata per rispettare la scadenza degli Unico. Capiremo poi se la scelta è stata premiante».


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