Non profit

5 per mille: Auser, così com’è non ci piace

«La decisione del governo di tornare al passato è sbagliata. Meglio un disegno di legge» dice il presidente Mangano

di Gabriella Meroni

«Cambiare i criteri e le regole di partecipazione di anno in anno crea confusione ed incertezze»: è questo i primo commento del presidente dell’Auser, Michele Mangano, in relazione alle prime notizie diffuse sul 5 per mille previsto per il 2009. «Ancora una volta assistiamo a interventi estemporanei, unilaterali e improvvisati», continua Mangano, «che rendono più difficile l’attuazione di uno strumento di sussidiarietà  fiscale pensato per sostenere l’associazionismo ed il volontariato».

La critica di Mangano si appunta sul fatto che il governo sarebbe intenzionato a reintrodurre nella platea dei beneficiari i servizi sociali del Comuni e a escludere le associazioni sportive dilettantistiche. «Si determina una concorrenza», osserva il presidente dell’Aiser, «che, in certi casi,  appare l’esatto contrario di una idea che vuole sostenere le attività e l’impegno rivolto ad iniziative di utilità sociale e di sussidiarietà. Tornare al passato senza un confronto di merito con il Forum del Terzo Settore e con le associazioni destinatarie del 5 per mile è un errore che bisogna evitare. Sarebbe più serio, e meno burocratico, predisporre un disegno di legge di stabilizzazione, in modo da evitare queste annuali incursioni e rendere più certo uno strumento che deve servire davvero a sostenere quei soggetti sociali della cittadinanza attiva che si impegnano per dare risposte ai bisogni dei cittadini».


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