Non profit

5 per mille alla cultura, più della metà dei fondi va in Veneto

Su un totale di quasi 2,3 milioni a disposizione, il 54% viene assegnato a soli tre enti, due con sede a Venzia e uno a Vicenza. Una decisione unilaterale del Ministero, visto che i contribuenti non possono firmare a favore di nessuna organizzazione

di Gabriella Meroni

È stata resa nota, ma non al grande pubblico bensì a pochi eletti che normalmente consultano i procedimenti interni al Ministero (grazie quindi a Carlo Mazzini), la ripartizione delle somme del 5 per mille 2013 – in totale quasi 2,3 milioni, per la precisione 2.299.959 euro – destinate agli enti della cultura e quindi in capo al dicastero dei Beni e delle Attività Culturali. Si tratta di un 5 per mille del tutto particolare, che non si basa sulle decisioni dei cittadini riguardo ai destinatari: i contribuenti possono infatti semplicemente firmare nel riquadro della cultura, ma senza decidere a chi indirizzare la loro parte delle imposte. Come è stato più volte detto e scritto, anche da Vita, ma molto più autorevolmente dalla Corte dei Conti, si tratta di un'opacità che andrebbe corretta al più presto, anche perchè scorrendo l'elenco dei 17 beneficiari sfugge completamente il criterio con cui sono stati scelti e, soprattutto, più o meno premiati. Si scopre infatti che oltre 1,2 milioni sono andati a enti di una sola regione, il Veneto.
Ma vediamo la classifica, quantomeno nelle prime posizioni. Al primo posto con un contributo di oltre 873mila euro troviamo la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, che si occupa del restauro del complesso monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore, gravemente danneggata dalla Seconda Guerra Mondiale. Al secondo posto con quasi 184mila euro c'è un altro ente veneziano, la Fondazione scientifica Querini Stampalia, che si autodefinisce «luogo di produzione culturale, basata sullo studio del proprio patrimonio storico e museale e sulla riflessione attenta a cogliere le proposte più avanzate della contemporaneità». Al terzo posto, con oltre 182mila euro, un'altra realtà veneta, il Centro Internazionale studi architettura Palladio di Vicenza, dove ha sede un museo e una biblioteca. Solo al quarto posto si esce dal Veneto con la Fondazione archivio diaristico nazionale di Pieve S. Stefano (Arezzo), che riceve oltre 178mila euro. All'ultimo ente in classifica, la Società Geografica Italiana di Roma, vanno appena 26mila euro. In totale, dunque, il Veneto si porta a casa esattamente 1.240.298,71 euro, pari al 53,9% del totale. Perchè?

L'elenco completo è consultabile qui

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