Non profit
5 per mille alla cultura: dal 2017 si potrà scegliere il beneficiario
In Gazzetta ufficiale il decreto della Presidenza del consiglio che sana un'anomalia: fino ad oggi che destinava alla cultura la sua quota non poteva indicare l'ente. Dal 2017 non sarà più così
di Redazione
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/ce15dbbd-df07-476a-ba6d-d80def2b0598_large.jpg.jpeg)
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 28 luglio dalla prossima dichiarazione dei redditi sarà possibile per il contribuente indicare direttamente l’ente culturale a cui vuole destinare il suo 5 per mille. Fino ad oggi infatti chi sceglieva di destinare il 5 per mille alla cultura non poteva indicare il codice fiscale del soggetto beneficiario. I fondi venivano convogliato presso il ministero dei Beni culturali, che a sua volta provvedeva al riparto.
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/c8e57312-a275-4313-8802-fd049b9e5fd3_large.jpeg)
Il decreto ora sana questa anomalia recependo di fatto le osservazioni formulate anche dalla Corte dei conti con delibera del 9 ottobre 2014, n. 14/2014/G, nonche' della Relazione concernente la "Destinazione e gestione del cinque per mille dell'Irpef: le azioni intraprese a seguito delle delibere della Corte dei conti".
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.