Sostenibilità

40 miliardi per assicurarsi il futuro

In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente il WWF lancia una campagna globale per chiedere ai governi e alle istituzioni finanziarie di aumentare gli investimenti in energie rinnovabili

di Silvano Rubino

40 miliardi per frenare la corsa verso il disastro ambientale. Una cifra impegnativa, ma la posta in gioco è enorme: senza un inversione di rotta, "continuando ad affidarci ad affidarci ai combustibili fossili  ci troveremo ad affrontare un futuro con aria più inquinata  e un clima sempre più inospitale e pericoloso" , come spiega  Mariagrazia Midulla responsabile Clima & Energia WWF Italia.

"È nostra responsabilità collettiva impegnarci subito per il futuro che vogliamo", aggiunge Midulla. E l'impegno si chiama “SEIZE YOUR POWER- Riprenditi l’energia", la nuova campagna internazionale lanciata in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente: , una chiamata globale all'azione che esorta i governi e le istituzioni finanziarie di tutto il mondo ad aumentare gli investimenti in energie rinnovabili per almeno  40 miliardi di dollari nei prossimi 12 mesi e l'eliminazione graduale degli investimenti nel carbone, petrolio e gas, con un appello sottoscrivibile da tutti online sul sito wwf.it/riprenditilenergia

La nuova campagna mondiale del WWF mostrerà i rischi ambientali, sociali ed economici della dipendenza dall’energia sporca: come il carbone, il petrolio e il gas; verrà anche promossa  la creazione di buone pratiche che spostino gli investimenti verso l’energia rinnovabile,.

 Se l'aumento dei livelli di CO2 continuerà anno dopo anno e continueremo a ignorare quanto indicato dalla comunità scientifica, sarà davvero difficile affrontare le conseguenze negli anni a venire. Prevenire è meglio che curare, oggi possiamo cambiare per il meglio e avere nuove opportunità: domani agire costerebbe molto di più e i risultati sarebbero molto meno sicuri. Oltretutto, avremo anche il vantaggio di limitare  i rischi per la salute umana derivanti dai combustibili fossili sporchi, oltre che salvaguardare il nostro futuro collettivo", spiega Midulla

L’Italia, secondo i dati dell’OCSE, ha moltissime forme di sussidio indiretto ai combustibile fossili, e purtroppo l’elenco dell’OCSE appare incompleto, anche perché determinare i sussidi nascosti è molto difficile

“Siamo coscienti che bisogna superare molte arretratezze, anche culturali, della classe dirigente (e non solo quella politica). Per esempio, tra gli ultimi atti del ministro Passera ci sono stati due decreti che hanno regalato dalle nostre bollette 500 milioni agli impianti CIP6 (per lo più raffinerie e impianti convenzionali) e 600 milioni alle aziende energivore. Praticamente noi consumatori finanziamo la CO2 e i fossili. E pensare che ci si scandalizza per gli incentivi alle rinnovabili, una logica misura di politica per il futuro e l’innovazione, posto che andavano modulati meglio in passato e che però oggi sono stati ridotti troppo drasticamente. Ma il vero problema sono le mille barriere che si tenta di porre alle rinnovabili e all’autoconsumo. Anche misure giuste, come la defiscalizzazione degli interventi di efficienza energetica negli edifici, vengono rese sempre provvisori e non abbastanza efficaci per la difficoltà del sistema politico e industriale di scegliere il futuro e la vera sicurezza energetica, e abbandonare un modello che ci sta costando clima, ambiente, salute e bilancia dei pagamenti”, conclude Midulla.

La campagna globale è anche sui social, in italiano si può trovare su Twitter seguendo @wwfitalia #riprenditilenergia, su Facebook http://www.facebook.com/wwfitalia , su G+ https://plus.google.com/+wwfitalia/posts

 

 

 

 

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