Volontariato

4 italiani su 10: sì a più tasse per servizi sociali

E' il dato che emerge sugli atteggiamenti degli italiani sul welfare state realizzato da Renato Mannheimer

di Redazione

Il 39% degli italiani ritiene che sia necessario un incremento delle spese sociali (per la scuola, la sanita’, le pensioni) anche se cio’ significa un aumento delle tasse. E’ il dato che emerge sugli atteggiamenti degli italiani sul welfare state realizzato da Renato Mannheimer, direttore scientifico dell’ Ispo, i cui risultati sono stati resi noti al convengo dei Giovani Imprenditori della Confindustria a Santa Margherita Ligure. Il campione sul quale si base il sondaggio e’ di 1.025 persone, intervistate tra il 20 e il 24 maggio scorso. Per il 31% degli interpellati bisogno diminuire le tasse, anche se cio’ significa ridurre i servizi sociali, mentre per il 30% le cose devono restare come sono. Dal 1985 al 2004 la variazione piu’ significativa di percenutale riguarda quella parte di italiani che crede che le cose non debbano cambiare, passata dal 20 al 30%, mentre coloro che ritengono che gli attuali finanziamenti per i servizi sociali debbano essere mantenuti o aumentati anche a costo di un aumento delle tasse e’ scesa dal 46 al 39% . E’ invece scesa dal 33 al 31% la percentuale di chi vorrebbe meno tasse anche a costo di ridurre i fondi per la spesa sociale. Soltanto per il 15% degli italiani – secondo il sondaggio – i sindacati rappresentano adeguatamente i lavoratori, mentre il 42 ritiene che lo facciano ”solo alcuni sindacati”, mentre per il 43% la capacita’ delle organizzazioni sindacali di rappresentare i lavoratori non e’ piu’ adeguata. Dal sondaggio emerge inoltre un giudizio negativo sulla classe politica italiana: la considera vecchia il 54% del campione, inefficiente il 64%, impreparata il 51%.


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