Formazione

4 giugno. I possibili obiettivi dei no global

Il palazzo dell'Areonautica di via Castro Pretorio, ma anche Porta maggiore e la metrò Piramide i punti "a rischio incidente" per la Questura

di Ettore Colombo

Il palazzo dell’Aeronautica di via Castro Pretorio potrebbe essere uno degli obiettivi di contestazione da parte dei noglobal che domani si mobiliteranno in diverse iniziative a Roma contro la visita di Bush. E’ una delle preoccupazioni degli addetti all’ordine pubblico. In particolare, riferiscono fonti investigative, ci si aspettano azioni di contestazione a San Lorenzo, quartiere dove gli ‘anti Bush’ si sentono quasi “di casa” e possono dunque contare in un ambiente amico e conosciuto. In zona, a piazzale Aldo Moro, è stato annunciato il raduno dei Disobbedienti del nord-est e dei collettivi studenteschi de La Sapienza che intendono “bloccare la circolazione (…) a partire da San Lorenzo”, dicono in un documento. Le preoccupazioni degli investigatori si concentrano sulle azioni annunciate per la mattinata di domani, più che per il corteo del pomeriggio (da piazza Esedra a piazzale dei Partigiani, passando per piazza Venezia). Oltre al raduno in piazzale Aldo Moro, gli altri punti di concentramento noti sono a Porta Maggiore, per il blocco dei ‘Pink’, Porta San Paolo, per i Cobas, e piazza Santa Maria Liberatrice al Testaccio, per centri sociali romani e non, come Acrobax, il Vittorio Occupato, lo Ska e Officina99 di Napoli e altre organizzazioni. In realtà, i Cobas hanno firmato il documento che dà appuntamento al Testaccio, non è escluso dunque che i due blocchi confluiscano in uno solo. Le aspettative degli addetti all’ordine pubblico parlano di “blocchi stradali lunghi e intensi”, che potrebbero anche essere tollerati a patto che non ostacolino gli spostamenti di Bush nella capitale, che non scatenino le proteste dei cittadini e, soprattutto, a patto che si svolgano in maniera pacifica. Inutile dire che le forze dell’ordine in piazza non tollereranno che vengano “incendiati cassonetti”. Ma, riferiscono ambienti investigativi, c’è anche un’altra ‘modalità di protesta’ che non sarà assolutamente tollerata: il blocco delle linee della metro. L’ipotesi che i noglobal blocchino la metropolitana non viene ritenuta credibile in ambiti investigativi. L’unica zona dove potrebbe accadere è quella di Piramide, dove si ritroveranno gli attivisti di Acrobax, cui è stato attribuito il piano di bloccare il metrò. Lo stesso centro sociale in una nota smentisce. Da parte degli investigatori, inoltre, c’è attenzione per i gruppi di autonomi e anarchici in arrivo da fuori città. In sostanza, per la mattinata di domani l’unico blocco che non preoccupa è quello di Porta Maggiore, dei cosiddetti ‘Pink bloc’ con il loro logo: coniglietto rosa, bandana che lascia scoperti solo gli occhi.


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