Parte il piano d’azione del Miur per il potenziamento dello sport nelle scuole: 3500
nuovi impianti sportivi ed un progetto per la scuola primaria
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha presentato il 25
maggio scorso al Miur, insieme al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Rocco Buttiglione
e al presidente del Coni Giovanni Petrucci, il progetto di potenziamento dell’educazione
motoria e della pratica sportiva nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. “Si tratta di un
piano d’azione di sistema a livello nazionale”, ha spiegato il Ministro Moratti. “Grazie a questi
interventi, nei prossimi 5 anni, in collaborazione con il Ministero per il Beni e le Attività
culturali e con gli enti locali, potremo innanzitutto realizzare 3500 nuovi impianti sportivi
scolastici, in particolare palestre e piscine in aree ad alta densità scolastica o carenti di
strutture, incrementando del 20% le strutture sportive. In tal modo garantiremo ai nostri
studenti quelle attrezzature e quegli impianti che consentono in tutta sicurezza una
partecipazione intensiva ai programmi scolastici ed extrascolastici di educazione fisica e di
sport”.
“Un altro punto qualificante del nostro piano”, ha aggiunto il Ministro Moratti, “riguarda la
promozione di attività educative nelle scuole, volte a prevenire comportamenti violenti nella
pratica sportiva e a promuovere una cultura di rifiuto del doping nello sport. Si tratta di un
tema molto sentito dalle famiglie e di grande attualità, in seguito al ripetersi di atti di
violenza negli stadi e di scandali legati all’assunzione di sostanze dopanti”. Per quanto
riguarda gli impianti sportivi scolastici, sarà predisposta una banca-dati che consentirà di
fare una ricognizione quantitativa e qualitativa di tutti gli impianti esistenti nelle scuole
italiane, utile strumento anche per i futuri interventi. L’impegno finanziario si svilupperà
attraverso la concessione di mutui per importi medi di 400.000 euro (costo medio
orientativo per ciascun intervento). Tali mutui avranno una durata di 15 anni e prevedranno
un contributo a fondo perduto e una parte a tasso zero. Questa modalità di finanziamento
avverrà attraverso il Credito sportivo.
Educazione motoria nella scuola primaria – Insieme al potenziamento delle strutture
sportive, parte il primo Piano organico del Miur per la valorizzazione e il potenziamento
dell’educazione motoria, fisica e sportiva nella scuola primaria nel contesto dell’educazione
globale della persona, come previsto dalla Riforma della Scuola. Per questa iniziativa, il Miur
ha stanziato 10 milioni di euro. Altri fondi saranno destinati a tal fine dal Coni e dagli enti
locali. Il piano si propone tre obiettivi: promuovere l’educazione motoria, fisica e sportiva,
valorizzando le competenze individuali, documentate dal portfolio personale, e orientate alla
promozione di corretti e attivi stili di vita; rispondere ai bisogni delle scuole e dei docenti nel
processo di avvio della riforma scolastica in relazione al Profilo educativo, culturale e
professionale e agli obiettivi specifici di apprendimento; potenziare le azioni delle istituzioni
scolastiche, anche organizzate in rete e in collaborazione con gli Enti locali e territoriali e il
mondo dello sport.
Per il raggiungimento di tali obiettivi sono previste numerose azioni, tra le quali la
valorizzazione e la formazione dei docenti, il rafforzamento di specifici percorsi di educazione
motoria nella scuola primaria nel rispetto del bambino e dei suoi ritmi evolutivi e la
promozione di iniziative in rete che tengano anche conto delle migliori pratiche. Il protocollo
Miur-Coni – Parte integrante del progetto del Miur è il protocollo d’intesa con il Coni,
rinnovato per tre anni. L’accordo sancisce una profonda condivisione degli obiettivi generali
ed una comune assunzione di responsabilità, in particolare rispetto all’attività motoria nelle
scuole, al potenziamento degli sport per disabili, all’organizzazione dei Giochi studenteschi e
al perseguimento di iniziative volte a prevenire e superare la dispersione scolastica, il
disagio giovanile, la marginalità sociale.
Sono quattro, in sintesi, le novità dell’accordo: anzitutto, favorire l’attività motoria, fisica e
sportiva da parte dei giovani che ancora non la praticano e tra i disabili. In secondo luogo,
concorrere a contrastare pratiche di doping e ogni forma di violenza nella pratica e nel
contesto dell’attività sportiva. Inoltre, il protocollo si propone di intensificare l’attività ludicomotoria
e pre-sportiva nella scuola primaria e di favorire la partecipazione attiva dei giovani
all’organizzazione delle iniziative scolastiche a carattere sportivo, per esempio i Giochi
Sportivi Studenteschi, incentivando la partecipazione ai Giochi anche dei ragazzi delle
Comunità italiane all’estero.
Progetto sperimentale per le aree a rischio – “Un’altra delle azioni che lanciamo”, ha
proseguito il Ministro Moratti, “è il progetto-pilota per i bambini che vivono in aree a rischio.
Esso prevede il potenziamento delle attività ludico-motorie e sportive quale strumento
educativo della persona integrale dell’alunno, per favorire l’acquisizione di corretti stili di vita
e prevenire il disagio. L’intento è quello di coinvolgere in attività di gioco e di educazione
sportiva, da realizzare anche oltre l’orario scolastico, nei “centri estivi” e nei “campus
residenziali”, gli alunni della scuola primaria a rischio di disagio e devianza nei comuni di
Napoli e Caserta”. Nel “Progetto Napoli” sono coinvolti 1500 bambini appartenenti a 12
istituzioni scolastiche. La prima fase dell’intervento si realizzerà già nei mesi di giugno e
luglio 2005, proprio perché nel periodo estivo si rende maggiormente necessaria la presenza
di punti di riferimento educativi e di luoghi di aggregazione positivi che scoraggino i ragazzi
dall’essere preda di attività illegali.
Scienze motorie e sportive nelle scuole del II ciclo – Il Ministro Moratti ha infine ricordato
l’impegno del Miur per la secondaria di secondo grado. Proprio dopodomani andrà all’esame
del Consiglio dei Ministri lo schema del decreto legislativo relativo al II ciclo, che prevede
per l’insegnamento delle scienze motorie e sportive 2 ore obbligatorie settimanali. A queste
potranno inoltre sommarsi eventuali ore aggiuntive (su richiesta delle famiglie o degli
studenti), ricavate nell’ambito del monte ore obbligatorio rimesso alla scelta delle famiglie e
degli studenti. Peraltro, lo stesso schema legislativo pone in ulteriore risalto il valore
formativo dell’attività sportiva, prevedendo la possibilità di attribuire crediti formativi agli
studenti che svolgano, anche al di fuori del contesto scolastico attività sportive.
“Attraverso questo piano organico di interventi”, ha concluso il Ministro Letizia Moratti,
“l’educazione attraverso lo sport e la maturazione di un’autentica cultura sportiva che è
cultura di vita, entrano sempre più a far parte dell’offerta educativa e della partnership tra
scuola e famiglia”.
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