Welfare

34 giovani con sindrome di Down alla prova del lavoro

In Italia e all’estero i tirocini avviati dall’Aipd (Associazione italiana persone Down) sono partiti in queste settimane. Da oggi e per una settimana due giovani con un tutor sono impegnati nelle cucine del Quirinale, un altro gruppo lavorerà per 21 giorni consecutivi a Barcellona. «Il nostro obiettivo oltre che favorire l’occupazione è quello di aiutare la piena autonomia», afferma Monica Berarducci

di Antonietta Nembri

Da oggi alle cucine del Quirinale tra i lavoratori c’è anche Simone Indellicato, un ragazzo di Aipd Siracusa che sta prendendo parte al progetto “Chi trova un lavoro trova un tesoro” e che prima di partire per Roma si era detto contento di questa nuova avventura «l’idea di lavorare per la prima volta al Quirinale mi emoziona. Ho capito quanto è importante per me lavorare, essere adulto e responsabile. Voglio continuare a diventare grande e vedere mamma e papà fieri di me».
Simone è uno dei giovani con sindrome di Down un contingente complessivo di 98 persone coinvolte nel progetto “Chi trova un lavoro trova un tesoro”. Promosso da Aipd, l'Associazione italiana persone Down onlus il progetto è stato avviato nel luglio 2018 per una durata di 18 mesi, con il contributo del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (art. 72 del Codice del Terzo Settore, D. Lgs N. 117/2017 – annualità 2017), che ha l’obiettivo di accompagnare i giovani con sdD verso il lavoro, tramite la costruzione di condizioni e competenze.


Qui i giovani durante il tirocinio in corso all'InOutHostel di Barcellona – Immagini dalla pagina Fb di Aipd onlus

«Quella che sta facendo Simone con un altro giovane è un’esperienza di orientamento al lavoro di una settimana» spiega Monica Berarducci, responsabile dell’Osservatorio sul Mondo del lavoro di Aipd nazionale. «L’esperienza alle cucine del Quirinale, con cui collaboriamo dal 1999, fa parte dei tirocini “fuori città” in cui i partecipanti, potenziali lavoratori, sperimenteranno le proprie capacità sia in Italia sia all’estero. Per esempio il gruppo (due persone con sindrome di Down e un tutor) che lavoreranno per tre settimana a Barcellona all’InOutHostel sono partire a fine gennaio».

Tutti i tirocini “fuori città” saranno realizzati con lo stesso modulo di lavoro: 2 persone con sdD e 1 operatore Aipd (con ruolo di tutor) della stessa sezione. Le 34 esperienze saranno realizzate in momenti diversi dell’anno.
I 34 giovani con sindrome di Down partecipanti al percorso “Imparare a lavorare” (uno dei tre previsti dal progetto) si metteranno alla prova in esperienze intensive nel settore dell’accoglienza e ristorazione per i tirocini fuori città, ma anche in altri settori per quelli nelle proprie realtà territoriali. Partecipano a questa linea del progetto 9 sedi territoriali: Arezzo, Brindisi, Campobasso, Caserta, Catania, Catanzaro, Potenza, Siracusa, Termini Imerese.

Nel dettaglio: 10 persone con sdD lavoreranno per 1 settimana a Roma, al Servizio Cucina e Tavola del Quirinale; altrettante trascorreranno due settimane consecutive di tirocinio al Sunrise di Battaglia (SA), all’hotel Melià di Genova e all’Hotel ME Milan Il Duca di Milano. Saranno invece 8 i giovani che lavoreranno per 3 settimane consecutive all’InOutHostel di Barcellona e al Crowne Plaza di Amburgo; mentre 6 persone con sdD saranno impegnate per 2 o 3 settimane consecutive all’Aqualux Hotel Spa & Suite di Bardolino (VR).

«Speriamo che questo intenso percorso di orientamento e formazione, vissuto da tutti i giovani con sdD con serietà e motivazione sia utile a far trovare loro quanto prima il proprio posto nel mondo del lavoro», continua Berarducci. «Le positive risposte finora pervenute dalle aziende ci fanno pensare che sarà così, se non per tutti, almeno per la maggior parte».

Il progetto nel suo complesso oltre alle 98 persone con sindrome di Down e le loro famiglie coinvolge 41 operatori e 17 volontari di 26 sezione Aipd. Tre le linee di indirizzo, oltre a “Imparare a lavorare”, le altre due sono “Verso un lavoro” che si rivolge a 46 giovanissimi (15 – 22 anni) di otto sedi territoriali che sono coinvolti in un percorso intensivo di educazione all’autonomia con incontri locali, week end e vacanze. “Imparare un lavoro” è invece il percorso che si rivolge a 18 adulti (23 – 40 anni) di 9 sedi, già formati grazie ad attività di orientamento e tirocini realizzati in precedenti progetti e “pronti” in termini di capacità e consapevolezza, saranno inseriti nel mercato del lavoro tramite tirocini finalizzati all’assunzione.

«L’esperienza “fuori città” segue quella che ciascuno di questi giovani ha fatto vicino a casa ed è uno step importante per favorire l’autonomia» insiste Berarducci. «Fanno un lavoro fuori casa e alloggiano nella struttura, a parte chi fa i tirocinio alle cucine del Quirinale che alloggia in appartamenti individuati da noi. Tutti hanno però la possibilità di frequentare gli altri colleghi e per i più giovani di staccarsi per una settimana dalla famiglia».

In apertura un giovane durante un tirocinio – Foto da Ufficio stampa Aipd

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