Mondo

300 scuole a lezione di pace e mondialit

L’ong Peacewaves porta i temi del pacifismo tra gli studenti italiani: adulti e giovani si confrontano alla pari

di Barbara Fabiani

Peacewaves Network Indirizzo: c/o Istituto Rosa Luxemburg Corso Caio Plinio 6 – 10121 Torino Tel. 011.5606416 marcobraghero@peacewaves.org Internet: www.peacewaves.org Presidente: Marco Braghero Anno di nascita: 2001 Scopo: educazione alla pace e alla mondialità nelle scuole superiori Attività: attualmente impegnata nella realizzazione, per conto delle Nazioni unite, della Young general assembly Il mondo sarebbe un luogo migliore se ogni scuola fosse un?ambasciata di pace e ogni studente un suo ambasciatore»: questo lo spirito che anima l?ong Peacewaves network che concentra la sua attività nella formazione degli studenti delle scuole superiori sui temi della pace e dell?educazione alla mondialità. Nata ufficialmente pochi mesi fa catalizzando almeno cinque anni di precedenti esperienze, questa associazione crede fermamente nella piena ed egalitaria partecipazione di adulti e giovani ai suoi progetti formativi. La metà dei suoi organi costitutivi, infatti, è composta da diciottenni e ventenni e a essi è richiesta un?assunzione di responsabilità nella metà delle cariche statutarie (con pari distribuzione tra i sessi). Il team di formatori di Peacewaves è composto da 30 adulti e altrettanti giovani che hanno grande attenzione alle metodologie didattiche che vanno dal tutoraggio, alla ricerca, alla peer education (relazione tra persone) svolta da coetanei. Nel progetto di Peacewaves è coinvolta una rete di trecento scuole superiori in tutt?Italia, cento enti locali, 36 Consulte provinciali degli studenti e si avvale della collaborazione di numerose associazioni come Amnesty Internazionale, Libera o Ics. L?ultima fatica dell?associazione è stata l?organizzazione di una sessione giovanile dell?Assemblea dei popoli di Perugia, dove hanno partecipato 54 rappresentanti degli studenti italiani e 36 ragazzi stranieri. A partire da questo incontro, i giovani hanno deciso di avviare due progetti di cooperazione con i loro colleghi del Sud del mondo: l?apertura di una scuola in Pakistan e una raccolta fondi per comperare i filtri necessari alle popolazioni del Bangladesh per depurare l?acqua dei pozzi dalla presenza del micidiale arsenico. Alle scuole che intendono far parte della rete Peacewaves viene chiesto di avere redatto il regolamento d?istituto in modo partecipato tra docenti e studenti, di aver definito un piano dell?offerta formativa in cui si tenga conto dello Statuto delle studentesse e degli studenti. Inoltre viene chiesto che sia dato accesso ai ragazzi alle informazioni sui decreti ministeriali che mettono a disposizione fondi per attività da loro gestite . «Pochi sanno che gli studenti hanno diritto a 60 ore di assemblea all?anno, quasi il monte ore di materie come storia», provoca Marco Braghero, presidente dell?associazione dopo una pluridecorata carriera di allenatore sportivo nella pallacanestro femminile di serie A e già consulente dell?ex ministro Berlinguer. «Eppure si tratta di risorse spesso sprecate, senza metodo né indirizzo. È dal 1983 che gli studenti non redigono un ?regolamento di assemblea? come sarebbe loro diritto per utilizzare al meglio queste ore. Nell?80 per cento dei casi i regolamenti sono normati dal preside». Come potrebbero essere utilizzate? Per esempio in un corso base di ?operatori di pace? composto da due cicli di venti ore. Ma per fare questo ci vuole la volontà di trasformare gli studenti in cittadini, con diritti e doveri, e poi in cittadini del mondo. Questo è l?obiettivo di Peacewaves. L?ong al momento lavora a pieno ritmo al prestigioso impegno assegnatogli dalla Nazioni Unite per il prossimo anno: l?organizzazione della Young general assembly, l?assemblea generale dell?Onu composta da giovani, che si svolgerà in Italia.


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