Famiglia

266. Acli: “Grave sbandata del governo”

"Ci sono errori di metodo che valgono anche più del merito", nello stralcio della 266 attacca il presidente delle Acli Luigi Bobba

di Ettore Colombo

Una grave sbandata del governo. Così le Acli giudicano la scelta dell?Esecutivo di mettere mano alla legge sul volontariato ?stralciandone? una parte e inserendola in un decreto legge, senza dibattito parlamentare e senza confronto previo con le associazioni. ?Ci sono errori di metodo ? afferma il presidente Luigi Bobba ? che valgono anche più del merito, pur importante, delle questioni sollevate. Risulta incomprensibile la logica di quest?iniziativa di governo: saltare il passaggio della concertazione con le parti interessate e poi essere costretti a fare marcia indietro, o almeno ad annunciarla. La concertazione, invece, dovrebbe essere un metodo ordinario, soprattutto nelle questioni più delicate, e non un rimedio straordinario?. Anche sul merito della riforma della legge 266 le Acli restano molto critiche, ritenendo evidente la riduzione delle risorse in favore dei Centri di Servizio al Volontariato (Csv): ?Sulla necessità di riformare la legge 266 ? conclude Bobba ? c?è il consenso di tutti, oltre che il nostro. Lo ha già spiegato nei giorni scorsi il portavoce del Forum del Terzo Settore, Edoardo Patriarca. Ma non si possono apportare modifiche in questo modo, senza averle prima condivise, confrontate o neanche annunciate alle parti interessate e coinvolte?.


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