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25mila persone chiedono la cittadinanza per la moglie di Emmanuel
Una petizione lanciata su change.org, rivolta al Ministro dell'Interno Alfano, per dare la cittadinanza italiana a Chinyery. Il marito Emmanuel è stato ucciso da un ultrà italiano estremista di destra. In poche ore sono stati oltre 25mila i firmatari dell’appello
di Anna Spena
Nell’intervista rilasciata a Vita.it il Monsignore Gian Franco Perego direttore della Fondazione Migrantes ha dichiarato riferendosi a Chinyery, la moglie di Emmanuel Chini Namdi, il ragazzo nigeriano ucciso a Fermo “Sosteniamola immediatamente. Deve ricostruirsi una vita e se non vuole restare in Italia dobbiamo aiutarla ad andare via, in un altro Paese. Per lei ci vuole un valore aggiunto, un più di rispetto e di accoglienza”. La rete si è già mobilitata e su change.org è stata lanciata la petizione, diretta al Ministro dell’interno Angelino Alfano, "Diamo la Cittadinanza Italiana a Chinyery".
Chinyery ha solo 24 anni ed una storia difficile alle spalle. È fuggita insieme ad Emmanuel da Boko Haram. Hanno attraversato Niger, Libia, poi dopo il Mediterraneo, finalmente l’Italia. Prima di partire durante l’esplosione in una chiesetta vicina al loro villaggio sono morti i genitori di entrambi e la loro bimba di due anni. Durante in viaggio verso l’Itala Chinyery, a causa delle percosse, ha perso anche l’altro bimbo che aveva nella pancia.
A promuovere la petizione Marianna Lentini. L’obiettivo è quello di raggiungere le 35mila firme. E attualmente i firmatari sono già oltre 25mila. «Emmanuel Chidi Namdi è stato massacrato di botte a Fermo da un ultrà italiano estremista di destra. Emmanuel aveva solo tentato di difendere la sua compagna Chinyery dagli insulti dell'uomo, che l'aveva chiamata "scimmia africana. Ed è stato barbaramente picchiato e ucciso», si legge nella petizione.
Poi continua: «Ora Chinyery, 24 anni, è rimasta completamente sola in un Paese straniero e minaccia di uccidersi. Chinyery sognava solo di avere una vita felice e di diventare medico, prima che il terrorismo e la furia razzista distruggessero la sua vita. Mi sento di dover chiedere scusa a Chinyery a nome di tutta l'Italia e vi chiedo di firmare per chiedere al Ministro dell'Interno Angelino Alfano di conferirle la cittadinanza italiana. Peraltro Chinyery, con un gesto di estrema umanità, ha autorizzato anche l'espianto degli organi del marito. Cosa che potrebbe non andare a buon fine proprio a causa della mancanza di alcuni documenti necessari. Aiutiamo Chinyery! Per farla sentire parte di noi. Per farle sentire che il nostro Paese la accoglie e la abbraccia»
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