Volontariato

25 aprile: Ciampi, no al revisionismo, si alla riconciliazione

E Casini alla Conferenza Acli: "Il 25 aprile è una festa di tutti"

di Riccardo Bonacina

”La storia e’ una azione di ricostruzione lenta e paziente, va arricchita ogni giorno di nuovi approfondimenti di nuove testimonianze; cio’ non ha nulla a che fare con un improponibile revisionismo”, ha detto il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi alla celebrazione ufficiale della festa della Liberazione, accanto al ministro della Difesa Antonio Martino. Ciampi ha parlato di un ”lavoro della memoria” dicendo che esso ”è difficile, complesso, ma anche indispensabile per capire il senso del cammino percorso dal 1945 a oggi, il senso dell’immenso lavoro che hanno le istituzioni che abbiamo costruito per noi e per le generazioni future: la costituzione repubblicana e i trattati dell’Ue”. ”Certo il lavoro della memoria – ha proseguito – presuppone la giustizia non per spirito di vendetta, ma per riaffermare i fondamenti dei nostri ordinamenti, della nostra civilta’. Il lavoro della memoria impone soprattutto che nessuna delle vicende di quegli anni venga dimenticata. In questo senso, il lavoro fatto negli anni Novanta, dalla magistratura militare e dalla Commissione Giustizia della Camera dei deputati è prezioso, va proseguito. Auspico che sia presto approfondito dagli studiosi”. In questo spirito, ha aggiunto Ciampi, è importante celebrare ”con solennita’ e in spirito di riconciliazione, il 25 aprile, anniversario della Liberazione”. E’ importante, ha proseguito, in una Italia in cui i cittadini hanno riscoperto l’inno di Mameli e le sue parole che ”ci fanno rivivere il risveglio di un popolo che cercava l’unità e liberta’, partecipe della lotta degli altri popoli europei per gli altri stessi valori. L’inno di Mameli, ha concluso Ciampi, lo cantavano gli italiani per le strade dopo la caduta del fascismo. ”Quell’inno rappresenta il filo rosso tra i sentimenti delle generazioni del Risorgimento e di quelle della Repubblica, ideali ancora oggi sintetizzati nel modo migliore dalle due scritte sul monumento del Vittoriano: ‘all’unita’ della patria, alla libertà dei cittadini”. Il 25 aprile è una festa di tutti gli italiani che non si deve rovinare con sterili polemiche. Lo ha detto il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini a margine di un convegno delle Acli tenutosi a Roma. ”Sulle polemiche politiche – ha detto Casini – non posso e non voglio intervenire. Il 25 aprile è la festa della Liberazione di tutti gli italiani e non puo’ essere guastata da sterili polemiche. Tutti noi dobbiamo coltivare il valore della memoria della lotta al nazifascismo, valore che e’ tra quelli fondanti della nostra Repubblica. Certamente – ha aggiunto il presidente della Camera – ci sono state altre pagine amare che ci sarà modo e tempo di commemorare. Perche’ i morti non hanno colore e tutti debbono essere rispettati se una nazione guarda al proprio futuro per ricostruirla su basi piu’ solide”.


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