Formazione

21/09: Giornata mondiale Alzheimer

Parla la presidente della Federazione Alzheimer Italia, Gabriella Salvini Porro: «L'Italia è al primo posto in Europa per numero di malati. Prima di sognare le chimere, pretendiamo i servizi»

di Sara De Carli

La XIV giornata mondiale Alzheimer, il 21 settembre, è stata preceduta quest?anno da molti fatti di cronaca che hanno portato questa malattia sotto gli occhi di tutti. L?insegnante di Vercelli che – sopraffatta – ha soffocato la madre malata di Alzheimer pur di non mandarla in un istituto, ritenuto una umiliazione inaccettabile per entrambe; il via libera inglese alla ricerca sugli ibridi, ricerca che promette cure per molte malattie, Alzheimer in primis; e infine la nuova commissione italiana sulla ricerca, che ha messo l?Alzheimer in cima alla lista delle malattie da combattere. «Benissimo», dice <b>Gabriella Salvini Porro</b>, presidente di Alzheimer Italia. «I numeri della malattia, 500mila malati solo in Italia, descrivono un?emergenza: è segno che l?allarme è stato raccolto. È logico puntarci: l?Alzheimer è la più grave fra le malattie neurologiche e dell?invecchiamento, quindi se si trova un rimedio per questa malattia, lo si può spendere anche per le altre». Il suo però non è un plauso alla ricerca senza se e senza ma: «Davanti alla vicenda inglese e a quella di Vercelli io ribadisco una cosa sola: abbiamo un drammatico bisogno di servizi. Noi guardiamo alla ricerca con la massima attenzione e speranza, ma allo stesso tempo anche con un atteggiamento di prudenza e vigilanza. Porre limiti alla ricerca non è giusto, la ricerca andrà avanti comunque perché la curiosità fa parte dell?uomo: però questo non significa che tutto è lecito, né che tutto ciò che è lecito sia fatto bene». La cosa che preme di più, alla presidente, è l?onestà nel comunicare i risultati e le aspettative: un compito per i ricercatori, prima ancora che per i giornalisti: «Se gli scienziati sono così divisi, come possiamo essere noi a dare giudizi di qualità? Però non è lecito prendere alla leggera le aspettative di tante persone». Da aprile la Salvini Porro siede al Tavolo Demenze del Ministero della Salute, tavolo che ha scelto di puntare innanzitutto sui servizi: «Il primo obiettivo è creare un percorso per il malato, un coordinamento dei servizi tale per cui il malato entra nella rete e vi è accompagnato, con risposte precise su diagnosi, valutazione, assistenza domiciliare, centri diurni e ricoveri definitivi. La porta d?ingresso potrebbero essere le Uva, leggermente modificate nei loro compiti: non solo erogare farmaci, ma anche coordinare i servizi. E poi formazione del personale, istituzionalizzazione dell?aiuto psicologico alle famiglie, valutazioni sulle terapie non farmacologiche». L?Italia vanta il primato in Europa per numero di malati di Alzheimer. Lo ha documentato uno studio recente, il Dementia in Europe 2006, effettuato per conto di Alzheimer Europe sui 27 Paesi membri dell?Unione europea più Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia. I malati di Alzheimer in Europa sono tra i 5,8 e i 6,4 milioni, con un?incidenza tra l?1,14% e l?1,27% della popolazione complessiva. In Italia invece i malati sono tra gli 820 e i 905mila: pari a una forbice tra l’1.4% e l’1.55% della popolazione. Con percentuali simili alle nostre ci sono solo Spagna a Svezia (entrambe a 1,42%), mentre la Turchia spicca con un bassissimo 0,11%. La malattia d’altronde, si sa, è tipica delle popolazioni anziane. «E qui sta l?allarme», precisa Gabriella Salvini Porro, presidente di Alzheimer Italia. «come già annunciato da Lancet l?anno scorso, i malati raddoppieranno entro il 2050: l?Alzheimer da malattia si sta trasformndo in una vera e propria epidemia».

Tra le iniziative della Fondazione Alzheimer Italia anche il primo monitoraggio regionale dei servizi per i malati di Alzheimer, dalla diagnosi al sostegno ai famigliari. L’elenco completo sarà presto on line sul sito della Fondazione.
Lunedì 24 settembre, per celebrare la giornata mondiale, la Federazione Alzheimer Italia organizza per il secondo anno consecutivo un concerto straordinario. Si terrà alle ore 20.00 al Teatro alla Scala di Milano. Ospite d?eccezione il maestro <b>Zubin Mehta</b>, che dirigerà la Filarmonica della Scala. Nell’immagine: ritratto di <b>William Utermohlen</b>, pittore americano a cui fu diagnosticata, nel 1997, la sindrome di Alzheimer


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA