Politica

2006 anno dei piccoli comuni

100 sindaci si riuniscono il 14 gennaio a Carlantino

di Carmen Morrone

”Vogliamo riconquistare la dignita’ che ci e’ stata negata. Il 2006 dovra’ essere l’anno della rinascita per i Comuni italiani. E questa rinascita comincera’ a Carlantino”. E’ con queste parole che il sindaco di Carlantino, un paese a pochi chilometri dalla diga di Occhito, Vito Guerrera, annuncia la conferenza nazionale dei sindaci che rappresentano i piccoli Comuni italiani.

Sono circa cento i primi cittadini che hanno aderito all’iniziativa. Sabato 14 gennaio, a Carlantino, sindaci provenienti dalle province di Rovigo, Reggio Calabria, Avellino, Cosenza, Campobasso, Potenza, Foggia e da altre aree del Paese si riuniranno per discutere di una questione attuale:

”La mobilita’ istituzionale delle piccole comunita’ locali come risposta al disagio sociale e all’assenza della politica”. Proprio il Comune di Carlantino, chiedendo di poter passare dalla giurisdizione della Regione Puglia a quella del Molise, ha rilanciato la discussione di un problema: ”i piccoli Comuni – e’ detto nella nota – si sentono strangolati dall’indifferenza di chi non comprende le necessita’, i sogni e i disagi delle loro comunita”’.

Sono 8.100 i Comuni d’Italia. La maggioranza di loro, ben 5.868 (il 72 per cento del totale), ha meno di 5.000 abitanti. In Puglia, i centri con meno di 5.000 abitanti sono 87. In provincia di Foggia ce ne sono 38.

”I piccoli Comuni – afferma Guerrera – non sono l’immondezzaio d’Italia. Non possono considerarci solo quando vicino ai nostri paesi vogliono costruire depositi di scorie nucleari, come a Scanzano, discariche, come nel caso di Savignano, oppure enormi dighe che sottraggono terra fertile ai nostri agricoltori, come vorrebbero fare a Carlantino con la costruzione di un secondo invaso artificiale”.

La conferenza del 14 gennaio e’ stata organizzata dal Comune di Carlantino e dal Coordinamento dei Piccoli Comuni Italiani. Alla riunione nazionale dei sindaci che rappresentano i centri minori del Paese sono stati invitati presidenti di Regioni, consiglieri regionali e parlamentari di tutte le forze politiche. ”Abbiamo invitato anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola – conclude Guerrera – con la speranza che il governatore pugliese accolga l’invito e venga a Carlantino, si rendera’ conto di come questo paese sia diventato, nostro malgrado, il simbolo di un disagio non piu’ accettabile”.

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