Politica
180 milioni per rinforzare il servizio sociale
Un fondo strutturale per ambiti e comuni per garantire l'obiettivo di un assistente sociale ogni 5mila abitanti. Prorogata anche la presenza degli assistenti sociali nelle Usca sino al 31 gennaio 2021
di Redazione
In Legge di Bilancio arrivano 180 milioni di euro aggiuntivi per rinforzare e stabilizzare il servizio sociale: «un passo avanti molto grande, un altro tassello della legge 328, la legge della ‘dignità sociale», commenta il presidente dell’Ordine degli assistenti sociali Gianmario Gazzi.
Un emendamento a prima firma della presidente della commissione Affari sociali, Marialucia Lorefice, prevede infatti un contributo strutturale per ambiti territoriali e comuni, per raggiungere il livello essenziale di un assistente sociale ogni 5mila abitanti e introduce un nuovo obiettivo di servizio che porta il rapporto a 1 ogni 4mila. Lo stesso emendamento ribadisce la necessità di strutturare i servizi indicando le modalità per l’avvio della stabilizzazione del personale precario assunto sinora per il contrasto alla povertà. Il finanziamento strutturale di 180 milioni previsto per le due misure attinge al Fondo servizi del Reddito di Cittadinanza. «Un ringraziamento ai parlamentari che ci hanno ascoltato e che, ascoltandoci, hanno voluto dare una risposta ai bisogni di molti, fin qui senza voce. Grazie al Governo e ai ministri che hanno recepito istanze che non avevano trovato spazio nella prima stesura del testo».
L’ok è arrivato anche per due altri emendamenti importanti. Il primo riconosce anche agli assistenti sociali e agli operatori sociosanitari una specifica indennità di ‘tutela della persona e promozione della salute’, dopo il riconoscimento contrattuale per il contributo alla lotta contro il Covid-19 a medici e infermieri. Dal 1 gennaio 2021 arriva un finanziamento complessivo di 100 milioni annui per il prossimo rinnovo contrattuale. Passa anche l'emendamento che proroga la presenza degli assistenti sociali nelle Usca sino al 31/12/2021.
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