Non profit

16 arresti Beppe Signori ai domiciliari

Un'organizzazione costituita da calciatori ed ex professionisti avrebbe condizionato il risultato di alcune partite di serie 'B' e di 'Lega Pro'

di Redazione

Mondo del calcio sotto inchiesta per un giro di scommesse. Sedici arresti sono stati eseguiti dalla polizia nel corso di un’indagine nei confronti di un’organizzazione che avrebbe condizionato il risultato di alcune partite di calcio serie ‘B’ e di ‘Lega Pro’. Nel mirino calciatori ed ex calciatori. Tra di loro anche l’ex calciatore della Lazio e della Nazionale Beppe Signori. Come si apprende dalla polizia, l’ex attaccante è ai domiciliari.

Oltre ai 16 arrestati, ci sono anche 28 indagati in stato di libertà per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Lo si apprende dagli investigatori, secondo i quali su determinate partite sarebbero state scommesse considerevoli somme di denaro in seguito alla presunta pianificazione degli incontri.

Alla luce delle notizie, il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, ha dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile nei confronti di tutti i responsabili per il danno di immagine subi’to e a tutela della regolarità dei campionati.

Nell’ambito dell’operazione, la squadra mobile di Ascoli Piceno ha arrestato anche due giocatori dell’Ascoli Calcio e un ex calciatore, attualmente collaboratore del Viareggio. Si tratta del difensore Vittorio Micolucci e del centrocampista Vincenzo Sommese, entrambi dell’Ascoli, e di Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C e attualmente collaboratore del Viareggio Calcio.

La polizia di Cremona, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (Sco), in stretta collaborazione con le Questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara, ha eseguito le sedici misure cautelari a conclusione di un’articolata attività investigativa sul fenomeno del calcio-scommesse che negli ultimi mesi avrebbero fortemente condizionato il risultato di alcuni incontri dei campionati nazionali di serie ‘B’ e di ‘Lega Pro’.

Nello specifico i soggetti in questione, uno dei quali con precedenti per analoghi reati, sono stati individuati a seguito di una complessa serie di riscontri della Questura di Cremona che in circa sei mesi ha individuato, tra le altre, “le responsabilità in ordine a un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno” a Cremona.

Le indagini hanno poi scoperto un contesto ben più ampio collegato ad alcuni soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, secondo gli investigatori, in ragione di conoscenze e di contatti diretti e indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all’estero.

Secondo la polizia, gli elementi acquisiti sono tali da delineare l’esistenza di una organizzazione criminale costituita da calciatori ed ex professionisti di comprovata esperienza anche a livello nazionale, nonché di titolari di agenzie di scommesse, liberi professionisti e altri individui i quali, con specifici e determinati compiti e ruoli, riuscivano o in alcuni casi comunque tentavano di pianificare, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario, la manipolazione di alcuni eventi calcistici.

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