Cultura

150 anni di terzo settore in Italia

Da domani in libreria il volume di Zamagni e Rossi che rileggono la storia d'Italia da un punto di vista speciale

di Gabriella Meroni

Dalle organizzazioni di carità agli enti non profit: è il lungo viaggio del terzo settore dall’Unità d’Italia ai giorni nostri, raccontato nel libro “Il Terzo settore nell’Italia unita”, edito dal Mulino, che sarà in libreria da giovedì 12 gennaio 2012. Il volume è curato da Emanuele Rossi e Stefano Zamagni dell’Agenzia per il terzo settore.

I saggi raccolti in questo volume rappresentano il contributo che l’Agenzia per il terzo settore ha voluto offrire alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Un volume di storia sociale e giuridica che, con sguardo attento all’evoluzione legislativa e della «governance» degli enti non profit, ricostruisce il complesso – ma tenace – percorso della società civile italiana, dalla costituzione dello Stato unitario sino ai giorni nostri. La «Gran legge» del 1862, proprio a ridosso di un’unificazione faticosamente raggiunta, intende disciplinare e dare organicità, pur rispettandone l’autonomia, alle molte e operose organizzazioni di carità esistenti sul territorio. Quasi trent’anni più tardi, la «Legge Crispi» pone le Opere pie sotto diretto controllo statale, trasformandole in Istituzioni di pubblica beneficenza. Negli anni Venti e Trenta del Novecento, la dittatura fascista sferra un attacco mirato e consapevole contro ogni forma di associazionismo, intravedendo nell’autonoma iniziativa sociale e nei valori solidaristici i primi antagonisti del totalitarismo. Seppur la Carta fondamentale del 1948 rimarcherà la centralità dell’individuo e l’importanza del pluralismo sociale quali presupposti fondanti della stessa democrazia, e sebbene nel 2001 sia stato introdotto nel testo costituzionale il principio di sussidiarietà, ancora lungo sarà il cammino che il Terzo settore dovrà compiere, e molti gli ostacoli – soprattutto a carattere normativo – che dovrà affrontare per perseguire il suo compito primigenio e naturale di rispondere ai bisogni dell’uomo e della collettività.

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