Politica

120 milioni di euro per la ricerca tecnologica

Accordo triennale tra Regione Lombardia e ministero dell’Istruzione

di Redazione

Un accordo triennale da 120 milioni di euro a sostegno della ricerca e dell’innovazione in ambito universitario è stato sottoscritto oggi tra il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a sostegno dei settori di punta come l’agroalimentare, l’aerospazio, l’edilizia sostenibile, l’automotive e l’energia oltre che per poter potenziare l’attività dei distretti tecnologici già operativi delle biotecnologie, dell’ict e dei nuovi materiali.

Regione Lombardia e ministero mettono in campo rispettivamente 61,65 mln e 59 mln di euro per realizzare iniziative di ricerca industriale, sviluppo precompetitivo, alta formazione e valorizzazione dei risultati della ricerca in settori considerati strategici per l’economia lombarda e per l’ulteriore sviluppo delle posizioni raggiunte in altri campi.

«Si tratta di un accordo importante – ha commentato il ministro Gelmini- che può fare in modo che la ricerca e lo sviluppo possano essere il volano per la competitività, perché si possano finanziare insieme università e centri di ricerca pubblici e privati e la costituzione di nuove imprese» «Mi auguro di poter sottoscrivere accordi analoghi con altri presidenti di Regione – ha proseguito Gelmini – per poter contribuire a migliorare le condizioni dei ricercatori e favorire una collaborazione fra il mondo della ricerca e quello produttivo. Questo non significa privatizzare alcunchè – ha concluso il ministro – ma dare al territorio la possibilità ci competere a livello internazionale e quindi di raccogliere al sfida di una maggiore concorrenza ma anche di un maggiore sviluppo”.

Regione Lombardia, ha osservato Formigoni «sta investendo moltissimo sulla ricerca e sull’università per dare più competitività alle nostre aziende, al lavoro dei nostri cittadini, alla Lombardia e quindi anche a tutta l’Italia. Come Regione ci siamo fatti carico del Centro di ricerca di Nerviano che raccoglie 540 ricercatori di ottimo livello».

 


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