Politica
115 milioni per combattere la povertà educativa: i primi due bandi
Saranno pubblicati domani, sabato 15 ottobre, i primi due bandi del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Focus su prima infanzia e adolescenza, con idee da presentare in partnership di almeno due soggetti, di cui uno del terzo settore. Auspicata la collaborazione con le scuole, fin dalla fase progettuale. Gli interventi proposti dovranno adottare adeguati e innovativi strumenti di valutazione d’impatto.
In serata arriva la conferma. Saranno pubblicati domani, sabato 15 ottobre, i primi due Bandi nazionali legati al “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un accordo tra Fondazioni di origine bancaria e Governo. I bandi saranno pubblicati sul sito www.conibambini.org , che debutta domani: è il sito dell’impresa sociale “Con i Bambini”, soggetto attuatore del Fondo, nata il 15 giugno 2016 e interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Per l'Italia è una "prima volta" in assoluto.
I primi due bandi, elaborati sulla base delle linee guida tracciate dal Comitato di Indirizzo Strategico, sono dedicati alla prima infanzia (0-6 anni) e all’adolescenza (11-17 anni). Le organizzazioni del terzo settore e il mondo della scuola sono invitate a presentare proposte di progetti per il contrasto alla povertà educativa minorile: a disposizione ci sono complessivamente 115 milioni di euro (69 milioni di euro per la prima Infanzia e 46 milioni di euro per l’adolescenza).
Ho visitato un centro per l’infanzia gestito da una ong e in un laboratorio di disegno sui diritti, mi ha colpito che un bambino aveva disegnato “il diritto a studiare tanto”: obbiamo dare le ali a queste ambizioni.
Tommaso Nannicini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Una quota delle risorse sarà ripartita a livello regionale, in relazione ai bisogni di ciascun territorio. Interventi rivolti ad altre fasce d’età sono previsti nel secondo anno di operatività del Fondo. Le proposte dovranno essere presentate da partnership costituite da minimo due soggetti, di cui almeno un ente del terzo settore: potranno essere coinvolti scuole, istituzioni, università.
La povertà educativa è «la madre di tutte le diseguaglianze», afferma Tommaso Nannicini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio: per contrastarla «servono risorse importanti da assegnare a progetti mirati e innovativi. Ringrazio le Fondazioni bancarie per avere aderito in modo convinto all’iniziativa e le associazioni del Terzo Settore che, insieme a scuole ed enti locali, sarà il motore di questa sfida». Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri, si dichiara «orgoglioso della tempestività ed entusiasmo con cui le Fondazioni di origine bancaria abbiano messo a disposizione le risorse necessarie. L’avvio della fase operativa del ‘Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile’ è davvero una buona notizia per il Paese».
Mentre per Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, «la pubblicazione dei due bandi segna ora la vera grande sfida per il terzo settore italiano, che dovrà entrare nel vivo delle azioni volte a sostenere disagio e povertà minorile, e dovrà farlo in piena sinergia con le comunità e le istituzioni locali, mettendo in campo interventi strategici e funzionali che lascino una traccia duratura, soprattutto in quelle comunità a maggior rischio, e che rappresentino un primo concreto passo per fornire gli strumenti e le competenze necessarie per lo sviluppo culturale, sociale, e la piena inclusione di tutti i minori».
La pubblicazione dei due bandi segna ora la vera grande sfida per il terzo settore italiano, che dovrà entrare nel vivo delle azioni volte a sostenere disagio e povertà minorile, e dovrà farlo in piena sinergia con le comunità e le istituzioni locali, mettendo in campo interventi strategici e funzionali che lascino una traccia duratura
Pietro Barbieri, Forum Nazionale del Terzo Settore
Venendo agli obiettivi, il Bando per la prima infanzia mira a potenziare l’offerta di servizi di cura ed educazione dedicati ai minori tra 0 e 6 anni, con particolare riferimento ai bambini appartenenti a famiglie in difficoltà, promuovendone la qualità, l’accessibilità, la fruibilità, l’innovazione. Un ruolo centrale dovranno avere le famiglie, da coinvolgere attivamente negli interventi sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione delle attività.
Il Bando dedicato all’adolescenza invece si prefigge di promuovere e stimolare il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici, nonché situazioni di svantaggio e di rischio devianza, particolarmente rilevanti tra gli adolescenti che vivono in contesti ad alta densità criminale. Le proposte dovranno prevedere azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, per riavvicinare i giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione; la promozione della “scuola aperta”, ossia un luogo di apprendimento, confronto, socializzazione e crescita, con l’auspicata partecipazione, fin dalla fase di progettazione, degli istituti scolastici stessi.
Per entrambi i bandi, le proposte dovranno prevedere il coinvolgimento di soggetti che, a vario titolo, si occupano di infanzia, educazione, minori (scuole, famiglie e più in generale la “comunità educante”). Gli interventi proposti, inoltre, dovranno adottare adeguati e innovativi strumenti di valutazione d’impatto.
L’invio dei progetti dovrà avvenire tramite il sito conibambini.org, in due fasi: la prima di presentazione delle idee progettuali (entro il 16 gennaio 2017 per il Bando Prima Infanzia ed entro l’8 febbraio 2017 per il Bando Adolescenza), mentre la seconda sarà dedicata all’invio dei progetti esecutivi relativi alle idee selezionate nella prima fase.
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