Non profit

11 settembre, il giorno dello sciacallo

Nel pathos della commemorazione il presidente della Federazione contro la pirateria musicale spara dalle colonne del Sole 24 Ore: «I cd contraffatti finanziano Bin Laden».

di Maramao

Gli sciacalli non sono mai simpatici ma quando esercitano per futili motivi fanno davvero arrabbiare.
Sui morti in genere, ma soprattutto per quelli di morte violenta, si sono abbattute strumentalizzazioni di ogni genere: politiche, culturali, religiose. Tutte ugualmente odiose. Mancava però al grande carnet dell’impudenza, lo sciacallaggio per la difesa dei diritti musicali.
Ci ha pensato Enzo Mazza, presidente della Federazione contro la pirateria musicale, il quale, nell’anniversario dell’11 settembre, ha avuto l’indecenza di affermare che «i falsi cd servono a finanziare Bin Laden».
Il guaio che a riprendere una simile bestialità non è stato l’Eco di Castelluccio o la Gazzetta di Colonnata (con tante scuse alle lenticchie e al lardo) ma il Sole 24 Ore.
Che idea: inserirsi nel fiume in piena della commozione popolare per colpevolizzare i fruitori della musica taroccata. Un genio del marketing e dell’inverecondia.

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