Mondo
100mila soldati Usa per ricostruire Iraq post-attacco
Lo rivela il Washington Post
di Paolo Manzo
Gli Usa per ricostruire l’Iraq dovranno stanziare centomila soldati, in Afghanistan trecentomila. L’investimento è proporzionalmente comparabile a quello fatto in Germania e in Giappone dopo la seconda guerra mondiale.
E’ quanto emerge da uno studio commissionato dal direttore della trasformazione dell’esercito americano. Nonostante il Pentagono non parli ancora di ”forze di occupazione”, questa cifra, osserva il ”Washington Post”, è vicina a quella recentemente paventata da un ex colonnello dell’esercito nel corso di una testimonianza al Congresso.
Secondo la ricerca, l’Afghanistan necessita di un maggiore numero di soldati americani a causa dello stato in cui versa il paese: 29 milioni di persone dilaniate dai conflitti tribali ed un’assenza totale di infrastrutture. L’Iraq, 18,5 milioni di persone, al contrario è uno stato ricco di risorse petrolifere, discrete infrastrutture e classe media.
Lo studio applica infatti un modello matematico, che tiene conto di fattori quali popolazione ed esigenze umanitarie, al numero di militari stanziati dagli Usa nel corso di sedici occupazioni del ventesimo secolo.
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