Politica

100 anni in un clic

Tutti possono partecipare alla raccolta “Foto-famiglia” lanciata dal Dipartimento per le politiche familiari inviando immagini storiche entro il 15 settembre

di Redazione

Alla ricerca del tempo perduto. Sarebbe piaciuta a Marcel Proust l’iniziativa lanciata dal Dipartimento per le politiche della famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri guidato da Carlo Giovanardi che invita gli italiani ad aprire i vecchi album fotografici gelosamente custoditi nelle nostre case per raccontare i momenti più intimi e importanti della vita di ciascun gruppo famigliare. Immagini che testimoniano storie vissute, momenti importanti dell’esistenza, gioie, eventi unici. Ogni famiglia ha i propri album fotografici, gelosamente custoditi. In occasione della Conferenza nazionale della Famiglia, che si svolgerà dall’8 al 10 novembre a Milano, tutte le famiglie sono invitate a partecipare alla raccolta di immagini fotografiche, che saranno utilizzate sia per il sito internet dedicato all’evento, sia per eventuali attività promozionali legate all’evento stesso. La raccolta fotografica voluta dal Dipartimento per le politiche della famiglia si intitola “Foto-famiglia”, rifacendosi al messaggio “Famiglia – Storia e futuro di tutti” che caratterizza la Conferenza. Una famiglia declinata nei temi: infanzia, anziani, emigrazione, disabili, lavoro, tempo libero…. Per partecipare alla raccolta, le foto dovranno essere rappresentative di momenti significativi della vita famigliare, come: matrimoni, nascita dei figli, scene di vita casalinga, gite, feste, cerimonie. L’iniziativa istituzionale mira a raccogliere ritratti di famiglia recuperati dai cassetti degli anziani, ereditati in vecchie scatole di latta: immagini che costituiscono la memoria familiare, dalla data storica dell’Unità d’Italia sino ai primissimi anni ’60 (1861-1961). La partecipazione all’iniziativa è libera, gratuita e aperta a tutti. Ogni partecipante potrà spedire un massimo di cinque fotografie entro il 15 settembre, compilando un modulo che si può trovare all’interno del sito web: www.governo.it.


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